[24/11/2006] Acqua

Il parco fluviale dell´Arno in sette mosse

FIRENZE. Si concretizza sempre di più il percorso che porterà al parco fluviale dell’Arno. Sono sette le azioni che potranno consentire la sua realizzazione frutto di un piano di fattibilità elaborato dalla Provincia di Firenze, ed oggi pubblicato, a cura di Leonardo Ermini e Luigi Ulivieri, della Direzione centrale del Territorio. Il piano ha visto oggi la sua presentazione ufficiale alla presenza del Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e degli assessori Stefano Giorgetti (Protezione civile e Difesa del suolo), Luigi Nigi (Ambiente, Pianificazione territoriale, Parchi e aree protette), Maria Cristina Giglioli (Mobilità e trasporti), Pietro Roselli (Agricoltura, Caccia e pesca).

Nello specifico, le sette direzioni per la realizzazione del parco riguarderanno: il settore della difesa del suolo (attraverso l’attuazione degli interventi del Piano stralcio rischio idraulico dell’Autorità di bacino dell’Arno, due regolamenti per la protezione di risorse idriche sotterranee ed il recupero dei laghi di cava); il settore urbanistico (recupero manufatti industriali, progetto cisterne e depositi di acqua); le manutenzioni fluviali con recupero delle biomasse; la valorizzazione del paesaggio agrario (attraverso la promozione di marchi e produzioni tipiche); la valorizzazione dell’ambiente fluviale (realizzazione piste ciclabili, parco delle fiabe, navigabilità fluviale, recupero delle pescaie e produzione di energia elettrica, realizzazione del piano depurazione reflui); l’istituzione della società dell’informazione (realizzazione e manutenzione di un portale web dell’Arno, nonché segnaletica del parco fluviale); la valorizzazione naturalistica con una cintura verde per l’Arno e la limitazione di fenomeni di inurbamento faunistico.

«L’Arno non può essere trasformato in una grande ‘wildlife area’ – dichiara il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi - dal momento che il suo tracciato comprende case, giardini e luoghi di socializzazione (le sue sponde sono vissute, più che semplicemente abitate) né, per lo stesso motivo, può permettersi di diventare un luogo di solo sport e divertimento». Ruolo centrale dell’intera operazione è rappresentato dalle manutenzioni fluviali «La manutenzione degli argini e delle sponde – spiegano i tecnici della Provincia - rappresenta l’elemento chiave di gestione del territorio fluviale, coniugando le esigenze di rispetto di criteri di protezione idraulica e idrogeologica con il mantenimento degli habitat».

Negli ultimi anni la Provincia di Firenze ha investito molto in questo settore complessivamente, dal 2001 al 2007, 45 milioni e 706 mila euro ma per l’operazione complessiva che porterà alla realizzazione del parco fluviale servirà uno sforzo di entità notevolmente superiore: 212 milioni di euro per l’attuazione della prima fase del Piano stralcio dell’Autorità di bacino dell’Arno, circa 9 milioni di euro per la realizzazione della ciclopista, 200 milioni di euro per la realizzazione del piano di depurazione dei reflui, 700 mila euro per il Parco delle Fiabe (un parco della scultura dedicato al tema delle favole, lungo la sponda destra dell’Arno nel tratto compreso fra la confluenza con il Mugnone e il Ponte dell’Indiano).

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