[17/11/2006] Urbanistica

Della Seta su Di Pietro: «Bene il no al Ponte, ma Piano poco coraggioso»

ROMA. Bene ma non benissimo. Legambiente giudica il piano sulle infrastrutture del ministro Antonio Di Pietro. E mentre plaude alle sua decisione di rinunciare al Ponte sullo Stretto, osserva che avrebbe potuto fare di più su Ferrovie e ammodernamento della rete stradale.

«Siamo molto contenti che abbia rinunciato definitivamente al progetto del Ponte e che punti maggiore attenzione sulle infrastrutture urbane. – ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - Ma il piano quinquennale presentato dal Ministro Di Pietro è un po’ troppo appiattito sulla legge obiettivo del suo predecessore, riproponendo l’Alta velocità Torino-Lione, il Mose e le autostrade lombarde, come Pedemontana e Brebemi: insomma non si può certo considerare un programma coraggioso».

«Non solo Di Pietro– prosegue Della Seta -, ma tutto il governo, si deve dare un programma fortemente innovativo decidendo di destinare le pur limitate risorse a disposizione a tre obiettivi prioritari e irrinunciabili: il rilancio del trasporto ferroviario regionale, la modernizzazione e messa in sicurezza della rete viaria e ferroviaria esistente e il potenziamento dei collegamenti su ferro nelle regioni meridionali. Nel 2006 in Sicilia su 1450 chilometri di rete ferroviaria, il 50% non è elettrificata e quella a doppio binario non raggiunge il 15%”. Per andare in treno da Messina ad Agrigento ci vogliono la bellezza di 5 ore, per arrivare a Trapani ce ne vogliono quasi 6».

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