[13/11/2006] Energia

Eolico, si punta ai mini-impianti e Legambiente chiama il Governo

ROMA. Mentre in altri Paesi, vedi la Spagna, l’eolico è già parte integrante del panorama e nessuno lo contesta, in Italia se ne parla molto ma di impianti se ne vedono pochini. Il grosso muro da superare viene alzato talvolta dall’eccessiva burocrazia, tal’altra dal comitato di turno. Al centro della questione c’è soprattutto, ma non solo, l’impatto visivo. Si dice che le pale eoliche cozzino con l’ambiente deturpandolo – come se i tralicci dell’energia elettrica fossero belli e senza impatti – ed è anche per questo che per superare almeno questo problema si sta sviluppando il mini-eolico.

Si tratta di impianti di piccola taglia (da 20 Km alti circa 30 metri) destinati soprattutto per aree agricole, artigianali e per i servizi. Pur essendo stati già contestati anche questi, ma si spera sia solo un intoppo di percorso, queste torri sono ben integrabili a paesaggi agricoli e insediamenti artigianali e industriali. Qualcuno parla di eolico fai da te da, tanto sono ridotte le dimensioni e la semplicità di installarli. In Italia ci sono impianti sperimentali in Sardegna, tre aerogeneratori eolici, da 1 kW, 3 kw e 5 kW, che entreranno sul mercato domestico entro la prima metà del 2007.

Gli attuali meccanismi normativi di agevolazione, scambio sul posto e contributo in forma di certificati verdi, rendono già oggi gli impianti da 20 KW competitivi con tempi di ritorno del capitale investito fra 4 e 6 anni per condizioni di vento tipiche superiori a 5 m/s, come si riscontrano in molte aree del territorio nazionale.

«L´eolico – ha detto Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - può svolgere un ruolo molto importante nella politica energetica italiana, ma per fare un salto di qualità che permetta di recuperare il gap nei confronti degli altri Paesi europei servono regole chiare che permettano una corretta diffusione e una chiara scelta di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili».

«Quello che chiediamo al Governo – ha aggiunto -è un serio impegno per approvare al più presto le Linee Guida per l´eolico: regole e indirizzi per gli operatori ma anche per le Regioni per veicolare le scelte e evitare le contraddizioni. Insomma, aiutare lo sviluppo dell´eolico per dare gambe a una politica energetica incentrata sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico».

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