[13/11/2006] Parchi

La Lav su Siena Biotech: «Non faccia ricerca sugli animali»

SIENA. Siena Biotech sarà uno dei due centri di eccellenza in Italia (l’altro è Human Health Foundation di Terni) per studiare nuovi farmaci contro malattie come Alzheimer e tumori cerebrali. Verrà inaugurato nel 2008 e ospiterà tra l’altro i laboratori della casa farmaceutica Novartis. Inoltre darà lavoro a circa 200 ricercatori.

Una buona notizia per la ricerca scientifica e per porre freno alla fuga di cervelli e la Lega antivivisezione (Lav) chiede che Siena Biotech «sia un centro di eccellenza sotto tutti i punti di vista: etici e scientifici, accogliendo le istanze di sempre maggiore parte dell’opinione pubblica contraria all’impiego di esseri senzienti come strumenti di ricerca».
Roberta Bartocci, biologa, responsabile del settore vivisezione Lav spiega la posizione degli animalisti: «siamo d’accordo che la ricerca italiana abbia bisogno di sostegno economico e nuova energia culturale, ma riteniamo che con la tecnologia oggi disponibile sarebbe assurdo fare ancora affidamento a crudeli esperimenti su animali, laddove previsti dai protocolli di ricerca dei due nuovi poli. Bioinformatica, genomica e proteomica oggi consentono sempre di più di studiare la complessità dell’organismo umano e le sue malattie, mentre l’uso di modelli animali appartiene ad una logica scientista e retrograda».

Anche per la Lav la politica non investe abbastanza nella scienza, nello sviluppo delle tecnologie e la comunicazione deve abbandonare i senzazionalismi e contribuire alla diffusione della cultura scientifica, «ma vorremmo sottolineare – conclude la Bertocci - quanto questo sensazionalismo sia troppo spesso dettato dalle promesse mai mantenute della sperimentazione animale».

Gli animalisti ricordano al governo gli impegni presi nel programma dell’Unione sulla sperimentazione animale «in linea con la normativa comunitaria ed alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, occorre promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all’utilizzo di animali e progressivamente abolire la ricerca e la sperimentazione che ne faccia uso (…)”. Un punto innovativo per il nostro Paese e del tutto in linea con lo scenario internazionale: dal bando dei test su animali per materie prime cosmetiche entro il 2013 (e progressivamente su altre sostanze chimiche), agli sforzi della ricerca nello sviluppo di nuove metodologie innovative senza uso di animali; dal recente impegno ufficiale della Direzione Generale dell´Industria Europea a favore dei metodi alternativi, ai sempre più numerosi scienziati e pubblicazioni scientifiche che dimostrano la fallacia del modello animale nella ricerca biomedica. Il mondo scientifico e politico internazionale ha, quindi, recepito le istanze della società civile che richiede sempre di più la sostituzione dell’uso di animali nella ricerca».

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