[02/02/2006] Parchi

Federparchi invita Stato e Regioni a collaborare

ROMA. Il pronunciamento della Corte costituzionale che ha accolto i ricorsi della Regione Toscana sulla nomina del commissario straordinario del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, «chiude una vicenda - sostiene Federparchi - che troppo a lungo ha portato avanti un conflitto tra Stato e Regione ed ha determinato anni di paralisi istituzionale. Oggi, quello che auspichiamo anche alla luce di questa sentenza, è un impegno delle istituzioni e delle comunità locali ad attivare un rapporto di collaborazione secondo quanto la legge e i bisogni indicherebbero».

I conflitti infatti secondo Federparchi «mettono fuori gioco le capacità e l’efficienza dei parchi con conseguenze drammatiche. Una soluzione va invece responsabilmente ricercata: un’intesa che riguardi i programmi e gli obiettivi dei parchi e i progetti strategici di cui renderli protagonisti e che permetta, così come prevede la legge, la partecipazione e il coinvolgimento delle istituzioni e comunità locali, degli operatori economici, delle associazioni ed enti di categoria, coinvolgimento che, di fatto, in un Ente commissariato, non si realizza».

La vicenda del commissariamento del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano deve inoltre invitare tutti, secondo Federparchi, a riflettere sul fatto che «la priorità assoluta resta il superamento dei commissariamenti e se da una parte le Regioni interessate non possono non avvertire che la paralisi colpisce direttamente zone sensibilissime dei rispettivi territori e che dunque si impone una iniziativa fatta di proposte, di discussioni, di trattative e di sollecite intese, dall’altra il ministro dell’Ambiente non può non tenere conto della realtà politica e territoriale esistente e dell’orientamento reale delle amministrazioni regionali e locali dei territori su cui insistono i parchi nazionali».

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