[08/11/2006] Consumo

Ecomondo: dalla Formula 1 in alluminio al Libro verde

RIMINI. «Ecomondo», la fiera del riciclo e dell’energia pulita giunta alla 10° stasera, si è aperta oggi e sono moltissimi gli stand e le novità che sono state presentate, tra queste segnaliamo la prima monoposto di Formula 1 costruita interamente con lattine di alluminio e lastre riciclate. Naturalmente non la vedremo mai sfrecciare in qualche circuito tipo Monza, ma è la dimostrazione di quello che ci può are con quello che finisce nella spazzatura (differenziata).

Altre curiosità sono i vestiti, sempre realizzati con materiali riciclati, come la giacca di gomma o l’abito da sposa di cellophane. In vetrina 960 aziende dislocate in 10 padiglioni su 70mila metri quadrati. Ecomodo chiuderà l’11 novembre.

Tra i partecipanti, anche il Wwf che proseguendo il percorso con le piccole e medie imprese ha presentato il progetto per formare la nuova ‘GenerAzione Clima’. L’evento vuole promuovere l’efficienza energetica nelle case degli italiani.

Il settore residenziale, infatti, mostra un grande potenziale di risparmio energetico, fino al 50% con notevoli benefici economici e ambientali. Ed è in questo scenario che il WWF Italia, EscoItalia, Enea, Confartigianato Confapi, Cna, hanno deciso di dare il via a un progetto di formazione, ora in svolgimento, che ‘diplomerà’ i primi tecnici in materia di ‘efficienza energetica e cambiamenti climatici’, ‘riscaldamento e dispersione di calore’, ‘l’impianto elettrico della casa’ e ‘fonti rinnovabili di energia’.

L’obiettivo è quello di aggregare tutti i settori che possono contribuire alla messa in efficienza delle case degli italiani (edile, termo-idraulico, elettrico…) e promuovere una diffusione capillare di tecnici formatori, attività che ha un potenziale di coinvolgimento di quasi 1.300.000 addetti (354.000 nelle attività di installazione e manutenzione di impianti e 990.000 nel comparto dell’edilizia), che a buon diritto possono diventare i tecnici esperti in efficienza della nuova GenerAzione Clima.

Da segnalare anche l’iniziativa di AssoSCAI (Associazione per lo Sviluppo della Competitività Ambientale di Impresa) che ha il primo Libro Bianco per la Competitività Ambientale di Impresa. Si tratta di un lavoro di analisi che, partendo dal contesto economico in cui si trovano a operare le aziende italiane, analizza come la responsabilità ambientale e sociale possa diventare un elemento di vantaggio competitivo, con un’ampia sezione dedicata al Green Procurement (acquisti verdi).

Il Libro Bianco contiene una panoramica degli strumenti che le aziende italiane possono utilizzare per l’analisi, l’intervento e la comunicazione, quali ad esempio le cosiddette Tecnologie Pulite, l’Eco-progettazione, il benchmarking ambientale, le certificazioni e le etichette ambientali.
Ogni strumento è collegato ai benefici economici e ai vantaggi competitivi che introduce per le imprese e per ognuno è illustrato a quale tipologia e dimensione di organizzazione viene consigliato.

Il Libro Bianco si conclude con una sezione sul Green Procurement (gli acquisti verdi) e su come occorrano regole per considerare i costi ambientali propri di prodotti e servizi, argomento questo recepito anche da recenti normative per gli appalti pubblici.

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