[08/11/2006] Trasporti

Sono 500 le città che hanno scelto di viaggiare a gpl o metano

PARMA. Con l’adesione della città di Vittorio Veneto registrata in questi giorni, raggiungono quota cinquecento i comuni italiani che hanno sottoscritto la convenzione Icbi (Iniziativa carburanti basso impatto).

La Convenzione è stata istituita nel dicembre del 2000 dal ministero dell’Ambiente al fine di sviluppare una mobilità alternativa, e cioé a gpl ed a gas metano, quali carburanti a basso impatto. In questi anni di attività attraverso Icbi il ministero ha in effetti erogato, in diversi momenti, circa 33 milioni di euro, incentivando le conversioni a gas di circa 80mila veicoli che oggi viaggiano a gas, e finanziando la realizzazione di 17 impianti per la distribuzione di gas metano o gpl per flotte pubbliche.

«Icbi non è solo un semplice tramite amministrativo ed è diventato in questi anni un forum permanente - afferma il presidente della convenzione Pietro Vignali – composto da 500 decisori politici ed esperti dei trasporti, che condividono le proprie esperienze e programmano insieme nuovi progetti di mobilità a basso impatto, alternativi a quella tradizionale, impegnandosi sul territorio in una serie di iniziative integrate e sinergiche la cui efficacia si sta già rivelando».

Ultima di queste iniziative, in ordine temporale, è stata la firma di un protocollo d’intesa con Società Autostrade al fine di intraprendere azioni comuni volte a ridurre l’inquinamento atmosferico.
Entro l’anno intanto si concluderà l’iter per il finanziamento di ulteriori 6 impianti di erogazione gas metano o GPL.

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