[07/11/2006] Parchi

Già 50.000 firme con la Lav per far correre Prodi

FIRENZE. Forse Prodi non dovrà correre almeno finchè non avrà finito la maratona della Finanziaria, ma una bella spinta le 50mila firme raccolte dalla Lav nell’ultimo fine settimana gliela dovrebbero dare. Gli animalisti le hanno raccolte nei 350 banchetti montati nelle piazze di tutta Italia, per sollecitare l’attuazione delle riforme in tema di tutela degli animali, promesse nel programma elettorale (pag. 153 del programma “Per il bene dell’Italia”).

«Questi impegni rappresentano un’importante opportunità per l’affermazione dei diritti degli animali - dichiara il presidente della Lav Gianluca Felicetti - e la Lav si batterà affinché questi impegni possano essere trasformati in fatti, in riforme, ed essere estesi anche ad altri ambiti indicati nel più ampio “Piano nazionale per i diritti degli animali” da noi proposto.

Gli animali sono parte integrante della vita quotidiana di ogni singolo cittadino, anche di coloro che non ospitano animali in casa ma ne fanno uso, o spesso purtroppo abuso, pensiamo agli 83 kg pro capite di carne consumati mediamente in un anno in Italia, ai ricercatori dei 581 laboratori autorizzati in Italia ad utilizzare animali a fini sperimentali, ai numerosi malati che si affidano ai farmaci testati su animali, a coloro che ancora praticano la caccia, ecc. Così come avvenuto nel 2004 con l’approvazione della legge 189 contro i maltrattamenti – conclude Felicetti - queste riforme offriranno alle forze dell’ordine e alla magistratura nuovi e concreti strumenti di prevenzione e di repressione di abusi ai danni degli animali».

La raccolta di firme procederà in alcune piazze anche nel prossimo weekend, intanto a Prodi arriveranno 50.000 messaggi con la lumaca con il pettorale 157 che chiedono progressiva abolizione della sperimentazione animale e promozione dei metodi alternativi di ricerca; riconoscimento degli animali nella Costituzione come esseri senzienti; revisione delle leggi attuali per salvaguardare il benessere degli animali per allevamento, trasporti, macellazioni; rispetto delle direttive europee e cancellazione delle deroghe all’attività venatoria; conservazione della biodiversità e sviluppo delle aree marine protette.

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