[03/11/2006] Parchi

Lunardi: «Nessun ecomostro nel parco di Migliarino San Rossore»

VECCHIANO (Pisa). Sulla scia delle polemiche su Monticchiello si è parlato di un nuovo presunto ecomostro in arrivo nel parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Lo chiediamo al presidente del parco stessoGiancarlo Lunardi (nella foto).

«Non mi sembra proprio – risponde Lunardi – non si tratta di costruire niente di nuovo, non siamo alle 400 villette previste da altre parti e tutta la discussione sollevata dal caso Monticchiello non c’entra nulla»

E allora di cosa si sta parlando?
«Di quattro fabbricati presenti a Marina che vengono ricostruiti con le stesse volumetrie. I metri cubi rimangono esattamente gli stessi. E’ tutto nel Piano del parco che esiste da 10 anni e che prevede Il recupero dei volumi per attività di turismo sostenibile. L’intervento proposto sui fabbricati è stato esaminato e approvato da comune, parco e soprintendenza».

E cosa intendete farci?
«Strutture ricettive per il turismo del parco. residenze turistico-alberghiere, ristorante, strutture pubbliche per un turismo attento. Non certo il villaggio turistico, di cui si è parlato e scritto».

Ma da parte del Comitato si dice che verranno demoliti edifici di valore storico come le caserme della Decima Mas.
«Guardi, la soprintendenza ha detto che ci sono due soli edifici di effettivo valore storico: il Fornacino ed una casa contadina dell’800 che non verranno assolutamente toccati. Le strutture della Decima Mas sono in realtà camerate costruite con un impasto di cemento e paglia. Alcune di queste strutture non hanno più nemmeno il tetto. Ma noi non crediamo di avere la verità in tasca: se la soprintendenza ritiene che quei fabbricati fatiscenti hanno valore li terremo così come sono. Ma per ora, fatti tutti i sopralluoghi, la soprintendenza ritiene che possano essere demoliti».

Ma Il Comitato per il Parco la pensa diversamente
«Nel Comitato ci sono anche dei vecchi amici e le loro sollecitazioni sono sempre utili e anche questa discussione può esserlo. Ma forse tra qualcuno di loro c’è un’idea di parco museo, una prospettiva rispettabile, ma che vale per un’area piccola, limitata. Noi abbiamo fatto la scelta di un grande parco, che va dal porto di Livorno a quello di Viareggio, che si confronta con il turismo della Versilia e di Pisa, un’area protetta di 25mila ettari che ha bisogno di una conservazione attiva. E poi mi pare che lo stesso Comitato non metta in discussione il riutilizzo a fini di turismo sostenibile delle strutture».

Mi sembra però che il timore sia per un parco che dimentica la conservazione per puntare sullo sviluppo turistico.
«Le faccio un esempio:noi gestiamo anche la tenuta presidenziale di San Rossore dove c’è un luogo di particolare importanza per la flora che ospita. Ebbene, li abbiamo deciso di non intervenire, di lasciare decadere senza nemmeno demolire una struttura esistente, proprio per non danneggiare in nessun modo e non disturbare un sito particolarmente importante».

Quindi si sente di dire che non esiste pericolo di speculazione edilizia?
«Questo con le vicende di cui si parla tanto in questi giorni non ha niente a che vedere. Il rischio è che mischiando tutto, se tutti i gatti sono bigi, poi alla fine la confusione serve proprio alla speculazione. Noi invece di quanto faremo nel parco intendiamo parlarne con i cittadini confrontarci con il comitato, anche nelle prossime assemblee pubbliche che faremo».

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