[02/11/2006] Rifiuti

Ad An non piace la solidarietà «rossa» sulla spazzatura

FIRENZE. Mentre Napoli affoga nei rifiuti per le strade e nel sangue di morti ammazzati dalla camorra, ad An non piace la ventilata adesione della regione Toscana alle richieste del commissario di governo Guido Bertolaso per lo smaltimento dei rifiuti eccedenti della regione Campania: «un fardello di 4.300 tonnellate di rifiuti campani grava sulle spalle dei toscani in nome della “solidarietà” – dicono il consigliere regionale Marco Cellai e il vicepresidente del gruppo regionale di An Andrea Agresti - E’ proprio questa la parola utilizzata dalla Giunta per giustificare lo smaltimento che le province toscane devono accollarsi al posto della Regione competente, chiaro segno che la solidarietà fra giunte rosse è più forte dei disagi causati ai cittadini». An spiega che secondo indiscrezioni di stampa in Toscana (ma lo stesso vale anche in regioni governate dal centro-destra come la Sicilia n.d.r) dovrebbero arrivare 4.300 tonnellate di rifiuti campani.

«Questo – scrivono Cellai e Agresti – sarebbe il “secondo atto di solidarietà” in due anni verso la Campania, consorella politica della Toscana, che non ha ancora estinto nemmeno il debito pregresso con le società di gestione delle discariche per il conferimento dell’emergenza di due anni fa».

Va detto che negli anni passati il traffico dei rifiuti toscani verso la Campania e le altre regioni del Meridione è stato sicuramente più nutrito e non tutto è finito in discariche ed impianti controllati, come ha detto qualcuno la Campania è la “terra dei fuochi” dove si bruciano in discariche abusive tonnellate di rifiuti di ogni genere provenienti da tutta Italia.

Ma i consiglieri di An chiedono «se, quando e in quali termini è stato formalizzato l’accordo di “solidarietà” con la Regione Campania, se corrisponde a realtà il coinvolgimento nell’operazione delle discariche di Montespertoli, Rosignano, Casa Rota e Peccioli, o, in caso contrario, quali sono le discariche individuate». Cellai e Agresti vogliono anche sapere «se è stata valutata, e con quale risultato, la ricaduta dell’operazione sulle capacità di smaltimento delle zone interessate, ovvero, quali sono i riflessi sui piani provinciali dei rifiuti approvati o in itinere e se è previsto un risarcimento alle comunità delle zone interessate per il disagio ambientale causato da questa operazione straordinaria di smaltimento rifiuti».

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