[31/10/2006] Rifiuti

Coseca, Sani (Ds) chiede le dimissioni di Baccheschi

GROSSETO. Il segretario provinciale Ds, Luca Sani risponde al vicepresidente di Coseca, Roberto Baccheschi, in merito alla questione dei rappresentanti del centrodestra nelle società partecipate dal Comune.

«Il fragoroso silenzio del centrodestra grossetano – comincia Sani - sul ruolo dei suoi rappresentanti nelle società partecipate dal Comune di Grosseto, è la prova dell’imbarazzo a sostenere una posizione indifendibile. Chi non ha il consenso elettorale non può legittimamente occupare ruoli di governo a dispetto dei santi, a meno che l’obiettivo ‘politico’ di certi consiglieri non sia quello di presidiare una poltrona e garantirsi l’indennità di carica».

«A questo proposito – prosegue - , la difesa d’ufficio del proprio operato perorata dal consigliere del Coseca, Roberto Baccheschi, esponente di An, è un gesto apprezzabile, se non altro perché testimonia il coraggio di esporsi personalmente. Tuttavia, nel merito Baccheschi argomenta cose politicamente insostenibili, e dà una versione distorta dei fatti ‘pro domo propria’».

«Intanto – puntualizza Sani - , è vero che in politica pacta sunt serranda. Nella fattispecie il patto che andava rispettato era quello per il salvataggio del Cosca e del posto di lavoro dei dipendenti dell’azienda, certo non di garantire la sua poltrona di consigliere d’amministrazione, nominato in rappresentanza di una giunta di Centrodestra che oggi non c’è più. D’altra parte, basta andarsi a rileggere le dichiarazioni pubbliche rilasciate da Baccheschi fra il gennaio ed il marzo di quest’anno, per verificare quanto - prima di andare in ferie alle Mauritius - abbia fatto ogni sforzo per affossare Coseca, polemizzando e distinguendosi sempre rispetto a tutti gli altri consiglieri, non a caso espressi dal centrosinistra».

«Baccheschi, infine, - aggiunge - era stato nominato vicepresidente in virtù del fatto che all’epoca il comune di Grosseto era governato dal Centrodestra, ed era ovviamente giusto riconoscergli un ruolo nel cda. Oggi il Comune di Grosseto è amministrato dall’Unione, e Baccheschi ha un’unica via dignitosa da percorrere: quella di dare le dimissioni perché non rappresenta più l’Amministrazione di cui dovrebbe essere espressione».

«La politica, quella alta e rispettosa dei ruoli istituzionali, - conclude Sani - ha un codice accettato e condiviso. Se Baccheschi non ci si riconosce, il problema è solo suo. Tentare di passare per vittima agli occhi dell’opinione pubblica è solo un’aggravante, considerato che in politica per dimettersi basta molto meno del prendere atto di una sconfitta elettorale».

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