[24/10/2006] Rifiuti

Campi sintetici, la partita di calcetto finisce in tribunale

ROMA. Un risarcimento di 50 milioni di Euro nei confronti di chiunque abbia avuto responsabilità nella campagna che da mesi sta diffondendo allarmismi circa la presunta pericolosità dei campi in erba sintetica realizzati con materiale recuperato. E’ quello che ha intenzione di chiedere Argo, il consorzio che riunisce i principali operatori del recupero pneumatici.

L’azione legale intrapresa dal Consorzio intende tutelare gli interessi della categoria, pesantemente danneggiata «dalle conseguenze della campagna a mezzo stampa – si legge nella nota del consorzio - intentata da Roberto Verna, presidente della commissione ministeriale sui campi in erba artificiale, e Carlo Tavecchio, presidente della Lega nazionale dilettanti, che continuano a rilasciare dichiarazioni gravi e infondate sui prodotti da recycling».

Il settore in effetti sta vivendo un’annata difficile e compromessa dalla perdita di immagine e credibilità di un intero comparto industriale.

L’ultimo attacco, in ordine di tempo, si è registrato con le affermazioni divulgate il 12 ottobre da Verna e Tavecchio, «che sono state seguite – concludono i recuperatori aderenti ad Argo - dalla clamorosa smentita delle loro dichiarazioni da parte dell’istituto Superiore di Sanità sulla presunta tossicità dei campi in erba artificiale e dei parchi pubblici realizzati con granulati di gomma ottenuti dal riciclaggio dei pneumatici. Falsità già in altre precedenti occasioni smentite da studi e sperimentazioni realizzati in numerosi paesi europei e dalla Fifa con lettera aperta del 12 luglio 2006».

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