[23/10/2006] Comunicati

Ecco il primo master in «Ingegneria siderurgica»

PIOMBINO. E´ partito stamani nella sede del Politecnico di Milano il primo Master in "Ingegneria siderurgica: processi prodotti, energia, ambiente, sicurezza". Il master, la cui organizzazione didattica è stata curata dal Politecnico di Milano e dalla facoltà di Ingegneria dell´Università degli Studi di Pisa, è stato promosso dal Gruppo Lucchini in collaborazione con il Comune di Piombino ed il Circondario della Val di Cornia.

Un´iniziativa degna di nota e sulla scia della quale abbiamo intervistato Francesco Semino, responsabile relazioni esterne del gruppo Lucchini.

Semino, l´acciaio è un prodotto ´pulito´ che viene però ottenuto attraverso un processo ´sporco´. La Lucchini come sta lavorando, dal punto di vista della ricerca, sull´innovazione dei processi per migliorane la sostenibilità ambientale e la mitigazione degli impatti?
«Va detto che la siderurgia, come anche la chimica, applica nella ricerca la direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) adottando come riferimento le Bat (Best Available Techniques) europee. Ovvero la ricerca delle migliori tecnologie disponibili per la riduzione dell´impatto ambientale. E questo viene fatto a prescindere. Dopo un periodo di difficoltà, ora possiamo inoltre contare di nuovo sulla collaborazione con il Csm, il Centro sviluppo materiale che lavora proprio sull’innovazione dei processi e dei prodotti».

Come mai Lucchini, nel campo della ricerca, è fuori dal circuito della Regione e dell’Università e quindi anche dai relativi flussi degli investimenti?
«Effettivamente non esistono al momento collaborazioni in questo senso. Anche se non escludiamo che proprio attraverso il master si possa cominciare un nuovo percorso. Va detto però, rispetto al rapporto con la Regione, che la siderurgia è più un campo europeo. Comunque, ripeto, non è detto che in futuro il rapporto, con l´Università soprattutto, non possa partire».


Il master in "Ingegneria siderurgica" conta la partecipazione di 15 studenti provenienti da Piombino e dalle province di Roma, Ancona, Trieste, Brescia e Cremona, accuratamente selezionati da una commissione tecnica composta da dirigenti di aziende industriali e professori universitari.
I laureati, che saranno seguiti durante tutto il loro percorso formativo da un tutor individuale, provengono dalle facoltà di ingegneria meccanica (4),scienze ambientali (2), ingegneria dei materiali (5), chimica (2), ingegneria aerospaziale (1), ingegneria gestionale (1). L´età media dei partecipanti è di circa 28 anni e sono 11 ragazzi e 4 ragazze, a testimonianza di quanto la siderurgia stia raggiungendo una nuova dimensione più moderna, capace di interessare ed affascinare molti giovani senza distinzioni.

I corsi avranno una durata di 12 mesi e si articoleranno in tre fasi che prevedono una introduzione generale per il livellamento delle competenze presso il Politecnico di Milano, l´esperienza diretta negli stabilimenti Lucchini di Piombino e Sidermeccanica di Lovere ed approfondimenti con laboratori di studio individuali nell´ateneo pisano. Le tematiche affrontate approfondiranno gli aspetti relativi ai processi produttivi, impiantistici dei sistemi produttivi, le problematiche costruttivo - strutturali proprie delle leghe ferrose nonché le problematiche ambientali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, mettendo in condizione il futuro ingegnere siderurgico di porsi in rapporto con le proprietà dei prodotti, con le esigenze dei progettisti e degli utilizzatori finali.

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