[19/10/2006] Parchi

Sir di Schiopparello, dopo l’incendio doloso Legambiente chiede pronto ripristino e istituzione oasi

PORTOFERRAIO (Livorno). Dopo i ripetuti incendi dolosi appiccati al Sito di importanza regionale (Sir) Zone umide del golfo di Mola e di Schiopparello che hanno quasi completamente distrutto e bruciato il cuore dell’area umida di Schiopparello/Le Prade che la provincia di Livorno ha destinato ad oasi, Legambiente chiede interventi immediati.

Infatti, se gli incendi dolosi appiccati in precedenza a Schiopparello avevano bruciato soltanto sterpaglie, stavolta «il fuoco è stato appiccato dall´altra parte del fosso – informano gli ambientalisti - dietro ai tamerici costieri, proprio dove c´era il cuore della zona umida, dove fiorivano gli iris di palude e il galium palustre e il papavero delle sabbie, e numerose specie protette di uccelli nidificanti (come la rara Sterpazzola di Sardegna), rettili, anfibi (tra i quali la raganella tirrenica e il Rospo smeraldino) ed invertebrati rari ed endemici. Tutte specie protette dalla legge regionale 56/2000.

L’incendio ha fatto pulizia anche di baracche abusive tante volte segnalate da Legambiente, ma il terreno dovrà essere bonificato da vetro e plastica fusi.

«Particolarmente desolante è l’aspetto dello stagnetto – dice il Cigno verde isolano - il cuore dell’area umida che è stato completamente bruciato». Legambiente «chiede alla regione Toscana che ha istituito il Sir, alla Provincia di Livorno che vorrebbe trasformare quel SIR in Oasi, ed al Comune di Portoferraio che ha posto precisi vincoli ambientali per quell’area, un pronto intervento di bonifica e di ripristino dell’area umida e l’avvio reale delle misure di salvaguardia contenute nella scheda del Sir Zone umide del golfo di Mola e di Schiopparello relative alle norme di attuazione della legge regionale 56/2000 e l’istituzione dell’oasi, in accordo e collaborazione con i proprietari dei terreni interessati».

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