[18/10/2006] Rifiuti

Il Tar dà ragione al Comune di Lucca: il poligono di Chiari inquina

LUCCA. Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso presentato da Enalcaccia contro il comune di Lucca che chiedeva all’associazione venatoria di presentare, per l’impianto di tiro a volo di Chiari, un piano di caratterizzazione dell’area di massima ricaduta di piattelli e pallini di piombo.

Enalcaccia accusava il Comune di eccesso di potere, carenza di motivazione ed illogicità del procedimento.

Ma un sopralluogo dell’Arpat aveva individuato proprio nell’impianto di tiro gestito da Enalcaccia il responsabile dell’inquinamento dell’area, con «una notevole quantità di rifiuti derivanti dall’attività di tiro a volo (residui di piattello, borre di piombo e cartucce di plastica)» e chiesto ai cacciatori di procedere alla bonifica e di presentare un piano di caratterizzazione dell’area.

L’Enalcaccia, riconosceva la fondatezza della richiesta e prendeva tempo per verificare «l’articolazione delle eventuali singole responsabilità e al fine di individuare, l’intervento da proporre ai vari enti preposti, anche in virtù delle nuove normative nazionali in materia ambientale», ma poi impugnava il procedimento.

«Nel caso di specie – si legge nella sentenza del Tar che respinge il ricorso di Enalcaccia - quindi risulta dal punto di vista fattuale accertato l’inquinamento prodotto e sussiste, per ammissione dello stesso ricorrente, la non contestazione del potere amministrativo esercitato, ma la semplice richiesta di verifica del criterio di attribuzione della responsabilità tra i vari soggetti che, a diverso titolo avevano utilizzato l’area inquinata.

Va sottolineato che tale verifica, nella dichiarazione del sig Angelini risultava un’attività puramente privata che pareva presupporre un accordo tra soggetti estranei all’amministrazione la cui attività in sede di procedimento non veniva minimamente contestata».

Ed il Tar Toscana conclude quindi che «Il ricorso va pertanto dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice adito».

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