[17/10/2006] Parchi

Caccia, da domani indietro tutta sui prelievi in deroga

ROMA. Il balletto della caccia. Da domani si torna alle vecchie regole, quelle in vigore prima del decreto legge approvato dal governo lo scorso 17 agosto che sospendeva i prelievi in deroga. Nota fortemente critica sulla mancata conversione in legge del decreto 251 arriva dalla Lav «i cacciatori potranno ricominciare a sparare a specie di uccelli protette nel resto d´ Europa e saranno soddisfatte le regioni filo-venatorie che così dimostreranno quanto preminenti siano gli interessi venatori rispetto a quelli degli animali, dell´ambiente e dei cittadini che si troveranno costretti a pagare le sanzioni milionarie comminate dalla Corte di Giustizia Europea per la violazione della direttiva comunitaria sui prelievi in deroga».

Per la Lav la notizia è solo una conferma delle sue supposizioni «era chiaro da tempo che il Governo non avesse alcuna intenzione di procedere alla conversione in legge del decreto. Dopo i ricatti subiti dalle regioni, proprio quelle che con la loro interpretazione filo-venatoria dei prelievi in deroga avevano reso necessaria la stesura del decreto in oggetto, lo stesso ministro Pecoraro Scanio aveva ammesso l´insussistenza di una posizione comune nella maggioranza, che rendeva praticamente impossibile la conversione in legge del decreto».

Nella vicenda però esiste anche un aspetto positivo cioè il ripristino del divieto di caccia nelle ZPS (Zone di Protezione Speciale) e nelle ZSC (Zone Speciali di Conservazione) non dotate di specifico regolamento di gestione. Il divieto era stato sospeso dal decreto n.251 che prevedeva la caccia in queste aree “protette” da ottobre fino a dicembre. Vieni quindi ripristinato quanto previsto dalla legge n.394/91 per queste zone che in Italia coprono una superficie di circa 4 milioni di ettari.

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