[16/10/2006] Aria

Verdi: Non tutti i Suv sono uguali

ROMA. La tassa sui Suv, i fuoristrada e le auto di grandio dimensioni ormai di moda anche in città, è una delle misure contenute in finanziaria che sta suscitando più discussioni. Gli ambientalisti la sollecitano per una questione di inquinamento e modello di consumi che i Suv propongono ma anche perché considerano questi mezzi di trasporto difficilmente compatibili, per peso ed ingombro con i centri storici; da un’altra parte i Suv vengono presi di mira perché vengono fatti passare, ai fini fiscali, per mezzi aziendali mentre vengono utilizzati per tutt’altri scopi e comu status symbol.

A sorpresa è proprio dai Verdi che viene un tentativo di mediazione: «Nella Finanziaria deve valere il principio che chi più inquina, più paga – dice Camillo Piazza, che segue per i Verdi l’iter della finanziaria alla Camera - e la tassa sui Suv va in questa direzione anche se i Verdi stanno lavorando affinché ci sia una tassazione legata all´inquinamento delle auto con misure fatte in modo intelligente per evitare effetti paradosso o ghettizzanti. In questo modo, ad esempio, i Suv a trazione ibrida, che sono meno inquinanti, non sarebbero penalizzati da tasse ulteriori. Per questo motivo – siega Piazza - abbiamo presentato un emendamento al decreto fiscale in discussione in commissione bilancio che chiede una revisione dei meccanismi nel settore auto disincentivanti sulla base delle caratteristiche relative ai consumi, all’emissione di CO2 prodotto, alla potenza effettiva, alle dimensioni e al peso. Non si tratta – conclude l’esponete Verde - di penalizzare un settore o l’altro ma di voler fare concretamente qualcosa per migliorare lo stato di salute del nostro pianeta e il suo livello di vivibilità».

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