[16/10/2006] Urbanistica

Velo: «Ecco perché è giusto agevolare il dragaggio dei porti»

LIVORNO. Sta facendo discutere un passaggio della nuova finanziaria relativa alla procedura di dragaggio nei porti. Secondo il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta, questa modifica «stravolge la procedura di dragaggio dei porti senza considerare l´intervento di bonifica complessivo, con l´unico obiettivo di accelerare l´ampliamento delle stesse aree portuali».

Aggiungendo che «l´approvazione del progetto di dragaggio diventerebbe di competenza del ministero delle Infrastrutture e non più di quello dell´Ambiente, con due Conferenze dei servizi (Cds) separate: una per i dragaggi a mare di competenza del dicastero delle Infrastrutture, l´altra sulle attività per l´inquinamento a terra di competenza dell´Ambiente». E al dibattito è intervenuta anche l’onorevole Silvia Velo.

«Anche la IX Commissione della Camera dei Deputati (Trasporti e Telecomunicazioni) di cui faccio parte – spiega in una nota - nell’esprimere il proprio parere favorevole sul decreto ha avanzato per la Commissione di merito l’osservazione “…di valutare l’opportunità di prevedere, all’art. 13, comma 1, lettera a) che comunque venga assicurata la sostenibilità ambientale delle operazioni di dragaggio da realizzare nelle more delle attività di bonifica che interessa le circoscrizioni delle autorità portuali.”

«Tuttavia – aggiunge - è opportuno sottolineare la valenza fortemente positiva di questa misura. Infatti il suddetto articolo permette di agevolare le operazioni di dragaggio dei porti, sia per quanto riguarda le manutenzioni dei fondali, sia per quanto riguarda il dragaggio delle aree portuali che rientrano nei siti di bonifica di interesse nazionale, fra i quali ci sono anche Piombino e Livorno; tutto questo prevedendo comunque tutte le salvaguardie necessarie per la tutela ambientale attraverso la convocazione della Conferenza dei Servizi, con il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero della Sanità ecc.»
«D’altra parte – conclude - se è generalmente condivisa l’idea che lo sviluppo della portualità rappresenti una grande opportunità per lo sviluppo economico del Paese e che il trasporto via mare possa essere una possibile alternativa a quello su gomma, occorre essere conseguenti e sostenere con forza le misure utili a questo scopo».

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