[16/10/2006] Aria

A Piombino occhio al confetto di carbone con la patina di zucchero

PIOMBINO (Livorno). Ho letto l’intervista del sindaco di piombino Gianni Anselmi su Greenreport sulle «nuove funzioni per le aree della centrale di Tor del Sale». Secondo il mio modesto parere non allontana il dubbio che a Piombino si voglia attuare un progetto per una centrale elettrica alimentata a carbone.

Certo non la trasformazione della attuale di Tor del Sale (nella foto). Ma una nuova, più vicina alla città, da collocare assieme ai nuovi carbonili, ad una nuova cokeria. Insomma una specie di polo che certo ha una sua logica funzionale visto che ci sono le aree, c’è un bel pontile che può accogliere grandi navi cariche di carbone…

Secondo me il sindaco non è sincero, qualcosa di più di quello che viene attribuito alla stampa, lui lo sa. Se così non fosse, perché teorizzare uno spostamento con «funzioni alternative di quell’area»? Comunque se son rose fioriranno, vedremo chi ha ragione.

Interessante la risposta alla domanda: «perché non è stato detto un no più in generale ad ogni eventuale ipotesi di centrale a carbone, anche ex novo?» Anselmi ha attribuito la responsabilità ad una «violazione dell’art. 5 della Costituzione».

Sono andato a leggere questo articolo costituzionale e lo riporto: «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali (114ss) attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo, adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze della autonomia e del decentramento».

Dove sta la “violazione”? a me pare sia vero il contrario, cioè ai principi ed ai metodi alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. Certo che le decisioni saranno prese a Firenze e a Roma è vero, ma mica per questo a Piombino e nel Val di Cornia si debba tacere!

Se così fosse perché Anselmi parla di dismissioni e spostamenti della attuale centrale di Tor del Sale? Non è in contraddizione con se stesso?

Quello che non comprendo è questo atteggiamento del sindaco e della sua maggioranza, perché quando questa proposta sarà fatta cosa ci diranno? Che non sapevano? Mica penseranno di far digerire questo enorme rospo alla città? Altro che articolo 5 della Costituzione!

Comunque sarà bene che i piombinesi non si fidino troppo di queste assicurazioni, ma si preparino a brutte sorprese. Secondo me, si sta solo preparando un confetto al carbone con una patina esterna di zucchero, come si usa fare in farmacia. Se mi sarò sbagliato giuro chiederò scusa al sindaco.

* Circolo Legambiente Val di Cornia

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