[11/10/2006] Parchi

Dossier sulla pesca nel mediterraneo, il Wwf sollecita il sì di De Castro

ROMA. Secondo il Wwf se l’Italia dirà in tempi brevi sì al dossier Mediterraneo, anche gli altri paesi extraeuropei saranno spinti ad approvare la normativa e regolamentarsi per la tutela delle specificità mediterranee. «Per questo motivo sollecitiamo il ministro De Castro – spiega Michele Candotti, segretario generale del Wwf Italia - ad appoggiare il regolamento Mediterraneo che assicura una buona gestione delle risorse ittiche».

Qualora l’Italia non approvasse entro i termini del Regolamento Mediterraneo la Commissione Europea potrebbe decidere di accelerare i termini delle procedure di infrazione con conseguenti condanne dell’Italia e danni economici alla comunità. «E’ quindi urgente – aggiunge Michele Candotti - come sostiene il commissario Borg fissare delle regole chiare per la pesca nel nostro mare: il Regolamento potrebbe significare il primo passo».

Ma il Panda chiede anche che venga rigettato l’ emendamento che reintroduce le spadare: l’attuale bozza infatti autorizza, nell’ambito della definizione degli strumenti di pesca, una nuova categoria di reti, cosiddette “reti galleggianti ancorate ” (anchored floating gillnets). Queste reti galleggianti, potendo essere lunghe fino a 6 km, e potendo essere usate per catturare specie chiave come tonno e pesce spada, nella sostanza reintrodurrebbero un nuovo tipo di spadare in totale violazione del Regolamento n. 1239/98 e della raccomandazione della commissione generale Pesca Mediterraneo.

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