[09/10/2006] Urbanistica

Domani sera nuovo incontro a Firenze sulla Tav

FIRENZE. E’ necessario stringere la cinghia, tagliare, ridurre le spese inutili (o diversamente utili) questo sembra essere il messaggio che viene dalla prima stesura della legge finanziaria. Ma i tagli devono innanzi tutto essere indirizzati a quelle opere faraoniche non prioritarie che tra l’altro danneggiano il territorio. Questo è il tema dell’incontro che si terrà martedì 10 ottobre 2006 alle ore 21.00 presso Sms Rifredi.

«La serata – dichiarano dal comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze, organizzatore dell’incontro - sarà l’occasione per presentare ai fiorentini il dannoso e inutile progetto di sottoattraversamento della Tav a Firenze. Un tunnel di 9 km tra Campo di Marte e Rifredi dal costo di oltre un miliardo di euro e dagli effetti devastanti per la città che potrebbero essere evitati con l´attraversamento di superficie della linea dell´Alta Velocità».

All’ordine del giorno non ci saranno solo temi strettamente locali ma con la presentazione della ricerca “La cattiva strada. I danni della Legge Obiettivo, dal Ponte sullo Stretto alla TAV” effettuata dalle Università di Firenze, Camerino, Venezia, Roma Tre e WWF (Alberto Perdisa Editore), saranno anticipati i contenuti e le richieste che scaturiranno dalla manifestazione nazionale contro le “Grandi Opere Inutili” che si terrà a Roma sabato 14 ottobre: cancellazione della Legge Obiettivo e ridefinizione del programma di realizzazione di opere pubbliche nei settori trasporti, territorio, energia, rifiuti, che dovranno essere effettuate secondo l´approccio della tutela e valorizzazione ambientale, della partecipazione dei cittadini e della reale utilità sociale delle operazioni proposte.

All’incontro fiorentino coordinato da Maurizio De Zordo, interverranno Stefano Lenzi (responsabile istituzionale WWF Italia), Alberto Ziparo (Urbanista Università di Firenze), Sandro Targetti (Comitato contro il sottoattraversamento). Inoltre hanno assicurato la presenza tra gli altri Daniela Anceschi, Piero Baronti, Teresa Crespellani, Paul Ginsborg, Giorgio Pizziolo, Ornella De Zordo, Manlio Marchetta, Vittorio Maschietto, Monica Sgherri.

Anche l’associazione Idra No Tav ha un taccuino fitto di domande spinose e argomenti scottanti che rivolgerà direttamente all´assessore all´ambiente Artusa. «Che sta succedendo alla TAV in demolizione sotto l’Appennino? Cosa vogliono dire quelle mine sotto Monte Morello a galleria ufficialmente ultimata? Qualcuno ha programmato di rialimentare almeno artificialmente il sistema delle acque superficiali impattate sul versante nord di Monte Morello (Carza, Carzola, Cerretana) così da impedire che l’ittiofauna dei torrenti muoia? Infine, quella che per l’associazione Idra è la domanda delle domande: l’assessore all’Ambiente gioca un ruolo nelle strategie della Regione o è chiamato a occuparsi di dettagli? Ed è comunque un dettaglio che non gli compete l’evidente esigenza di affrontare l’assenza di informazione ambientale alla popolazione sugli impatti aggiuntivi dei lavori “imprevisti” in galleria?».

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