[04/10/2006] Urbanistica

La Regione Toscana mette in vendita alloggi, casolari e terreni

FIRENZE. 150 immobili tra cui una quarantina di ex case cantoniere, diversi alloggi e una cinquantina di fabbricati e terreni distribuiti in tutta la campagna toscana. Sono i beni che sono stati posti in vendita dalla Regione Toscana secondo quanto previsto dalla legge 77 del 2004 perché ritenuti non più necessari alle attività e alle esigenze organizzative dell’ente, né capaci di produrre un conveniente reddito e, nel caso dei beni del patrimonio agricolo e forestale, non più utilizzabili al conseguimento delle finalità di gestione previste dalla legge forestale della Toscana.

L’elenco si divide in due parti: la prima è composta dai beni provenienti dallo scioglimento dei cosiddetti ‘enti inutili’ e per i quali sarà la Regione a predisporre direttamente le procedure di vendita, reinvestendo almeno il 25% degli introiti nella manutenzione e valorizzazione del restante patrimonio, la seconda comprende beni del patrimonio agricolo-forestale, la cui vendità sarà gestita dagli enti competenti (Comunità montane e Comuni) e i cui proventi saranno totalmente reinvestiti in azioni di miglioramento e valorizzazione del patrimonio stesso. Complessivamente si stima in circa 32 milioni di euro l’introito derivante dalle vendite.

«Sono circa quattrocento – ricorda l’assessore al bilancio e al patrimonio della Toscana, Giuseppe Bertolucci – gli immobili, i fondi e gli appartamenti venduti dalla Regione dal 1997 ad oggi. Quando nove anni fa siamo partiti con le prime vendite – sottolinea – abbiamo anticipato quello che è poi successo con gli enti previdenziali nazionali. Non si è trattato di una svendita ma di alienazioni a prezzi di mercato. La scelta toscana di non vendere in blocco il patrimonio immobiliare ma di stipulare un contratto per ogni immobile ha comunque permesso una vendita diffusa. Ed ha favorito nell’acquisto chi nelle abitazioni già ci abitava o comunque, se l’immobile è stato acquistato dal Comune, di permettere a quegli inquilini di rimanere nella casa dove hanno trascorso una vita».

Per i cinquanta immobili e terreni del patrimonio agricolo-forestale saranno i Comuni e le Comunità montane a decidere, nell’arco di tre anni, i tempi delle vendite e le stime. Sarà invece direttamente la Regione a bandire le aste per i beni dell’altro elenco. Le prime due aste sono già state fissate per l’8 ed il 10 novembre: saranno messi in vendita un circolo ricreativo al Galluzzo di Firenze, appartamenti tra Orbetello, Firenze e Sant’Andrea in Civilesco nel grossetano e tre ex case cantoniere tra Firenzuola e San Piero a Sieve.

Nella foto un immobile in vendita: la Badia di Vogognano a Subbiano (Arezzo)

Torna all'archivio