[03/10/2006] Consumo

Del Lungo: si alla tassa di scopo a Firenze

FIRENZE. Mentre sulla costa la contrarietà alla tassa di soggiorno sembra prevalere, a Firenze si sta pensando di accogliere la proposta del governo e di introdurla. E’ cosi? Lo chiediamo all’Assessore all’ambiente Claudio Del Lungo.
«Intanto va detto che chi non ritiene opportuno applicare la tassa di soggiorno non è tenuto a farlo, e questo mi sembra derimente. Poi va detto che stiamo parlando di due tipi di turismo completamente diversi».

In che senso?
«A Firenze abbiamo 10/12 milioni di presenze turistiche annue, un turismo mordi e fuggi, con brevi tempi di permanenza ed un forte impatto sulla città. Per questo abbiamo già messo dei ticket di ingresso: un pulmann paga 150 euro per entrare in città, dobbiamo tener conto di una massa di presenze a volte nemmeno giornaliere, e quest’anno il turismo a Firenze è cresciuto del 20%, che comunque “consuma” una parte della città. Avere la possibilità di quantificare, anche economicamente questo impatto e le risorse economiche per mettere in campo servizi e tutele, è una possibilità positiva».

Quindi a Firenze si andrà verso la tassa di soggiorno?
«Ne abbiamo discusso in giunta e l’interesse era generale, vedremo come attuarla. Capisco i sindaci e gli operatori della costa, ma si tratta di due situazioni diverse, anche se si vanno avvicinando negli ultimi anni – dice Del Lungo – Noi viviamo di turismo 12 mesi l’anno, senza soluzioni di continuità. Un conto è il turismo balneare con un’alta stagione di 2/3 mesi, un conto una città perennemente in emergenza, con 120mila pendolari in ingresso ogni giorno e milioni di turisti durante tutto l’anno. Anche le risposte devono essere necessariamente diverse».

Torna all'archivio