[02/10/2006] Parchi

Parco dell’Arcipelago. La nomina di Tozzi in commissione ambiente

PORTOFERRAIO (Livorno). iIl 4 ottobre la commissione ambiente della Camera dei deputati è convocata per esaminare la «proposta di nomina del dottor Mario Tozzi (nella foto)a presidente dell’Ente parco nazionale dell’Arcipelago toscano» sulla base dell’intesa raggiunta tra il presidente della regione Toscana Martini e il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio. Il relatore sarà il Ds Benvenuto.

Nella stessa seduta verrà discussa anche l’interrogazione della deputata dell’Ulivo Elena Cordoni sull’istuzione del parco archeologico delle Alpi Apuane.

E’ il primo dei passaggi parlamentari al quale verrà sottoposto Tozzi, il geologo noto per la trasmissione televisiva Gaia. La sua nomina dovrà passare l’esame anche della commissione ambiente del Senato e quindi essere ratificata dal Consiglio dei ministri, solo allora Tozzi potrà convocare il nuovo direttivo del Parco.

Intanto i ministri dell’ambiente e delle politiche agricole devono ancora nominare i tre membri del direttivo di loro competenza e scegliere tra i candidati proposti dalle università toscane, mentre per i due ambientalisti le proposte sono già sul tavolo di Pecoraro Scanio da diverse settimane e la scelta dovrebbe ricadere su un esponente di Legambiente e su uno della Lipu che sono stati indicati anche da altre associazioni ambientaliste nazionali.

Ma mentre si dipana il filo per eleggere Tozzi, la situazione al parco dell’Arcipelago sembra volgere ad una pericolosa paralisi amministrativa. Il mandato del commissario Giuseppe Carugno (capo di gabinetto del ministero dell’ambiente) è scaduto e non si ha notizia di una sua reiterazione o sostituzione mentre il facente funzioni di direttore, Angelo Banfi, è andato in pensione e, con la situazione di limbo istituzionale in cui si trova il parco, non si capisce chi dovrebbe nominare una nuova figura in grado di far funzionare la macchina amministrativa dell’Area protetta in attesa dell’arrivo di presidente, direttivo e direttore.

Per Tozzi, oltre alla complessità geografica e politica del parco, si prospetta un duro lavoro per far ripartire anche la macchina burocratica.

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