[22/09/2006] Energia

Incentivi Ue per le biomasse, per Confagricoltura sono inutili

ROMA. Confagricoltura commenta in modo negativo il documento licenziato oggi dalla Commissione europea sulle colture energetiche. «Ancora una volta - dice l´associazione degli agricoltori - gli obiettivi di promozione delle biomasse ad uso energetico sono frustrati dall´inadeguatezza degli strumenti posti in essere».

La proposta dalla Commissione si sintetizza in tre punti: - autorizzazione alla concessione di aiuti nazionali (50% massimo delle spese ammissibili) per sostenere l´impianto di colture pluriannuali destinate alla produzione di biomassa sui terreni che beneficiano del regime delle colture energetiche; - estensione del regime agli 8 nuovi Stati membri che non ne hanno diritto e che potranno continuare ad applicare il regime di pagamento unico alla superficie, fino al 2010; - aumento conseguente della superficie massima ammissibile all´aiuto (da 1,5 a 2 milioni di ettari).

«Sono provvedimenti che per il nostro Paese sono praticamente ininfluenti - spiega Confagricoltura - a dimostrazione che non c´è una reale volontà di incentivare la produzione di colture energetiche». L´aiuto, secondo Confagricoltura, rimane fissato ad un livello troppo basso (45 euro ad ettaro), non incentivante per gli agricoltori.

L´agricoltore, secondo l´organizzazione, è scoraggiato dal fatto che la domanda per l´aiuto agroenergetico è più complicata di quella per l´aiuto disaccoppiato, ed ha un iter di pagamento più lento. Ci sono poi da aggiungere gli ostacoli normativi all´applicazione dell´aiuto per la soia (prevalenza degli usi alimentari nel valore finale del prodotti e fissazione delle rese per ettaro), che è il prodotto di maggior appeal per la realtà italiana.

Confagricoltura rimarca, infine, che gli accordi stipulati sul territorio per la produzione di biodiesel (a Bologna e in Veneto), prescindono dalla richiesta di aiuto. ´´I 45 euro ad ettaro - conclude Confagricoltura - non compensano le difficolta´ burocratiche da affrontare e gli agricoltori preferiscono farne a meno´´.

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