[30/01/2006] Rifiuti

Samoggia (Quadrifoglio): «Fusione con Safi entro il 2007»

FIRENZE. La Quadrifoglio Spa, a capitale interamente pubblico detenuto dai comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa, serve una popolazione di mezzo milione di abitanti con una produzione annua dei rifiuti di circa 360mila tonnellate (quasi mille tonnellate al giorno), una percentuale di raccolta differenziata che ha superato quota 35%, e un fatturato complessivo di 110 milioni di euro.

Al presidente Marco Maria Samoggia chiediamo innanzitutto come è stato vissuto il passaggio dalla vecchia Tarsu alla Tia, che oggi in molti comuni Toscani porta traumi economici notevoli ai cittadini.
«Direi che i nostri cinque comuni hanno gestito molto bene il passaggio. Firenze è stata l’ultima a passare alla Tia nel 2005 e i malumori sono stati molto pochi, anche perché per esempio le famiglie pagano la stessa cifra che pagavano con la Tarsu, e infatti la percentuale di morosità è inferiore al 10%. Per le utenze non domestiche effettivamente ci sono stati aumenti per alcune tipologie, perché la Tia prende in considerazione anche il tipo di attività, così per esempio sono diminuite le bollette per le banche e sono aumentate quelle degli ortolani. Il Comune di Firenze ha deciso una proroga per le utenze non domestiche sulla seconda rata, i pagamenti sono comunque in regola nell’84% dei casi».

Di quali impianti dispone Quadrifoglio Spa?
«Il nostro polo di riferimento è quello di Case Passerini (nella foto), dove viene fatto trattamento, selezione e produzione di combustibile da rifiuti: abbiamo riammodernato le nostre 3 linee di produzione per complessive 40mila tonnellate, destinate a impianti di termovalorizzazione e cementifici.
Viene inoltre prodotta frazione organica stabilizzata e compost di qualità. Nel 2005 abbiamo realizzato un impianto per la produzione di energia elettrica da biogas capace di produrre 20milioni di kilowatt annui, equivalente al fabbisogno di 6mila famiglie».

Un polo impiantistico destinato a crescere nei prossimi anni.
«Sì, ci sono diversi progetti: nel 2006 saranno attivate le biocelle che servono per il trattamento della frazione organica e per la produzione di compost di qualità, inoltre saranno installati i biofiltri per il trattamento degli odori. Sempre per Case Passerini abbiamo progetto un impianto per la produzione di energia fotovoltaica, che insisterà su 24500 metri quadri e sarà il più grande della Toscana. Il progetto è stato presentato in Regione su fondi del ministero, se non ci saranno intoppi dovrebbe essere approvato entro aprile e poi avremo 12 mesi di tempo per realizzarlo.
Per quanto riguarda la ricerca e l’innovazione, abbiamo avviato diversi progetti di ricerca con l’università di Firenze per ottenere calore ed energia dall’idrogeno prodotto dai processi di fermentazione dei rifiuti».

Non manca qualcosa? Forse un termovalorizzatore?
«Ci stavo arrivando, ma prima volevo ricordare che nel 2007 è previsto l’esaurimento della discarica di Case Passerini. I rifiuti che non riusciremo a smaltire in altro modo dovranno quindi finire nelle discariche di Figline, Peccioli o Firenzuola, che dovrebbe ripartire nel 2008. La realizzazione di un termovalorizzatore a Case Passerini è previsto, per la chiusura del ciclo intergrato di smaltimento dei rifiuti, sia dal piano provinciale sia dal piano industriale di Ato. A Case Passerini saranno bruciate 140mila tonnellate annue, che è il fabbisogno dei nostri cinque Comuni».

Capitolo aggregazioni.
«Attualmente è in essere un processo di fusione, ma forse sarebbe meglio dire di integrazione, tra Quadrifoglio e Safi. Stiamo elaborando i piani che dovrebbero essere pronti entro giugno, poi ci sarà il passaggio presso i vari Comuni soci e se non ci sono problemi l’intera operazione potrebbe chiudersi nel 2007. A quel punto sarà comunque indispensabile ragionare su due livelli. Da una parte per avviare un processo analogo con Aer che copre la Valdisieve e il Valdarno. Dall’altra bisognerà cominciare a pensare sia in termini organizzativi che economici più ampi: Prato, Pistoia Empoli e Firenze sono gestite da tre grandi aziende completamente pubbliche, Quadrifoglio, Publiambiente e Asm. Non dico di creare un’azienda unica, ma che almeno si cominci a ragionare in maniera organizzata».

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