[30/01/2006] Rumore

Impatto acustico, valutazione obbligatoria per fare i lavori

FIRENZE. Lavori da fare? C’è l’obbligo di allegare ad ogni richiesta di autorizzazione o Dichiarazione di inizio attività (dia) la valutazione di impatto acustico. Lo prevede la legge quadro sul rumore, la 447/95. «La valutazione di impatto acustico – spiega Massimo Cavicchi, tecnico del dipartimento provinciale fiorentino dell’Arpat – è una analisi tecnica, che deve essere effettuata da un tecnico competente in acustica ambientale, attraverso la quale, conoscendo le sorgenti sonore che saranno presenti nella futura attività, vengono calcolati i livelli di pressione sonora che la stessa attività produrrà ai ricettori più esposti».
Questo tipo di valutazione è stata pensata per garantire che il progettista utilizzi gli strumenti disponibili per ridurre le emissioni sonore, oltre che per orientare i controlli in maniera efficace. «Una piena attuazione della valutazione di impatto acustico – continua Cavicchi – produrrebbe, per i Comuni, una maggiore tutela dall’inquinamento acustico del proprio territorio spostando la maggior parte delle risorse deputate al controllo da una attività puramente repressiva ad una preventiva».
La legge stabiliva che entro un anno dall’entrata in vigore i Comuni adeguassero i propri regolamenti, prevedendo apposite norme contro l’inquinamento acustico. Arpat, da questo punto di vista, fornisce un supporto tecnico alle amministrazioni che ancora devono recepire quanto stabilito dalla legge. Nel 2006, l’Agenzia sarà pronta a collaborare con i Comuni che ne richiederanno l’intervento per l’elaborazione del Regolamento acustico o per l’adeguamento dei Regolamenti esistenti.

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