[18/09/2006] Parchi

Artico: il ghiaccio che si scioglie d´estate in inverno non si riforma

ROMA. Dopo le cattive notizie provenienti dall’Artide, con la segnalazione del distacco di enormi iceberg, la riduzione della banchina e la segnalazione di vasti territori liberi dal ghiaccio che si pensava eterno, altre brutte notizi arrivano da uno studio della Nasa, pubblicato su “Geophysical Research Letters". Secondo i ricercatori americani anche l’artico è messo male, forse addirittura peggio: nell’inverno 2005/2006, la superficie del ghiaccio invernale era diminuita del 6% rispetto alla media degli ultimi 26 anni, con una diminuzione prevista del 1,5-2 per cento della copertura invernale per i prossimi 10 anni.

Questo è dovuto sicuramente alla maggiore fusione estiva dei ghiacci prodotta dall’innalzamento delle temperature e che negli ultimi anni ha raggiunto livelli record. Una diminuzione così imponente dei ghiacci che non può essere recuperata nemmeno durante il lunghissimo inverno artico.

Per gli scienziati si tratta della più evidente prova del riscaldamento globale e che potrebbe compromettere molto rapidamente il fragilissimo habitat artico e sconvolgerne l’ecosistema. I danni per gli animali superspecializzati, come gli orsi polari, che utilizzano i lastroni di ghiaccio per la caccia alle foche, sarebbero enormi e paiono già cominciati: dal 1989 al 2004 la popolazione di orsi bianchi nella baia di Hudson sarebbe gia diminuita del 21 per cento.

Torna all'archivio