[15/09/2006] Trasporti

Stoccolma, un referendum per il ticket d´ingresso alla città

STOCCOLMA. Domenica i cittadini di Stoccolma saranno chiamati a esprimere il loro parere, con un referendum consultivo, sulla congestion charge, ovvero la tassa di accesso al centro. Che non è semplicemente il ticket imposto da un po’ di tempo a chi vuole entrare in auto a Londra o in altre grandi città europee. A Stoccolma infatti l’area centrale di 47 chilometri quadrati sarà accessibile pagando 50 centesimo entrando prima delle 7 la mattina, si pagherà invece 2 euro per entrare nel momento di punta. Stesso discorso per il ritorno serale in modo da cercare di rimodulare le abitudini degli svedesi.

Del resto le cose gli svedesi le fanno per bene, e infatti questo referendum arriva dopo una sperimentazione di alcuni mesi durante la quale i cittadini di Stoccolma hanno potuto provare e valutare la situazione a pagamento (ovviamente sono stati predisposti 200 bus in più e 12 nuove linee), con risultati effettivamente interessanti: una riduzione dei veicoli in entrata del 22%.

Il confronto con Firenze è d’obbligo, dove da tempo si parla dell’introduzione di un ticket. «Io preferisco senza dubbio il sistema Londra – spiega l’assessore all’Ambiente Claudio Del Lungo – dove chi vuole entrare paga, sempre la stessa cifra a qualsiasi ora. Un modello che volevamo attuare anche nella nostra città, ma il progetto si è arenato su una serie di scogli pratici».

Lasciando da parte il centro storico di Firenze, già precluso al traffico, l’amminsitrazione stava infatti valutando l’opportunità di creare una fascia protetta ben più ampia. «Gli scogli sono facilmente immaginabili – continua l’assessore – intanto o si mettono cento agenti di polizia in più, o si fa tutto per via telematica, e questo significa installare 70 porte intelligenti, ovvero con un software in grado di scaricare l’iscrizione mattutina della targa per cui si paga il ticket, e quindi di riconoscerla nel momento in cui si entra. E le assicuro che nonostante le tecnologie avanzate, una gestione del genere è piuttosto complicata».

Per ora quindi il ticket d’ingresso a Firenze sembra essersi arenato, anche se qualche novità potrebbe arrivare dal governo nazionale. «Oggi questo tema è in discussione nella finanziaria – spiega Del Lungo - stanno cercando un appiglio legislativo per mettere tasse di scopo in funzione della mobilità. Io personalmente mi auguro che Firenze riesca a farlo rapidamente, che ha già diversi parcheggi di scambio ad oggi inutilizzati, come per esempio quello del Warner village. E comunque un ticket per le auto potrebbe essere pensato a maggior ragione anche in città più piccole, perché oltretutto gli introiti potrebbero andare a finanziare un miglioramento del servizio pubblico di trasporti».

(la foto è tratta da una webcam posizionata in via Rosselli, a Firenze)

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