[13/09/2006] Consumo

A Mosca la fiera mondiale dei wc, tra igiene e consumismo

MOSCA. “World Toilet Summit” è la mostra internazionale della carta igienica, dei water, dei gabinetti pubblici, che per alcuni giorni ha invaso la capitale russa, con oltre sessanta aziende del settore e più di 3mila esperti provenienti da tutto il mondo.

Allestita sotto le mura del Cremlino negli ampi spazi del Maneggio, l’esposizione ha visto una vastissima offerta di toilettes portatili, per tutti i gusti e per tutte le borse, ma nono sono mancate conferenze e tavole rotonde, per esempio dedicate alle strategie migliori per evitare la diffusione di infezioni tramite i gabinetti pubblici, un problema che sembra attanagliare la Russia, ma anche molti altri Paesi del mondo, tanto che Jack Sim, fondatore del World toilet organisation ha lanciato l’allarme: «sarebbe l’ora di prendere di petto il problema della qualità dei gabinetti pubblici, che in molte parti del mondo lascia molto a desiderare».

Il World Toilet Summit nasce quindi per risolvere, si potrebbe leggere così, il problema dell’igiene e della pulizia del nostro pianeta, partendo dalla prima forma di rifiuto del genere umano. Fin qui tutto bene, anche se il sospetto è che a guidare una simile manifestazione non ci sia la ricerca del benessere sociale e dell´igiene quanto piuttosto la ricerca di nuovi business, come per esempio la moda dei wc portatili o di quelli che incorporano non solo il vaso ma anche il bidet. Chissà se Madonna, in questi giorni in Russia per il suo concerto, abbia fatto una capatina al “World Toilet Summit”, visto che ha fama di farsi cambiare 3 wc per ogni notte che trascorre in albergo durante le sue tournée.

C’è da chiedersi però anche un altra cosa. Se per esempio gli organizzatori abbiano provato a calcolare l’impatto sull´ambiente di una simile manifestazione, calcolando per esempio il costo energetico e di emissioni inquinanti prodotto indirettamente dai 3mila protagonisti provenienti da tutto il mondo, oppure il costo della pulizia finale dei maneggi del Cremlino, o quello degli inviti, dei manifesti e delle stoviglie di plastica usate negli spazi ristoro della fiera.

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