[13/09/2006] Comunicati

San Vincenzo: con la certificazione Emas guardiamo al futuro

Il 28 settembre saranno presentati nel forum per la certificazione ambientale la politica ambientale e il programma di miglioramento ambientale. L´amministrazione di S. Vincenzo si ripropone dunque di ottenere la certificazione Emas. All’assessore Elisa Cecchini (nella foto) chiediamo di spiegarci cos´è Emas.

«In termini molto generali possiamo dire che si tratta di un sistema di certificazione con il quale l’amministrazione comunale si impegna a verificare la legalità e la qualità dei servizi diretti e indiretti che attengono all’ambiente. E’ un impegno importante perché il nostro comune nel momento in cui raggiungerà l’Emas, non ha finito: questa certificazione infatti deve rinnovarsi nel tempo e se gli impegni e gli standard non vengono mantenuti si può anche perdere».

Avete identificato gli "impatti ambientali significativi" presenti nel vostro territorio?
«Per adesso ancora no, perché per il momento abbiamo terminato e riporteremo nel forum l’analisi ambientale iniziale con tutti gli elementi significativi raccolti. Sarà un primo ritratto della situazione, da cui partire per portare avanti la nostra politica di miglioramento. Da questo partiremo per arrivare al programma di miglioramento, anche sulla base degli esisti del sondaggio che abbiamo effettuato fra i cittadini sul grado di soddisfazione dei vari servizi».

Quanti abitanti ha S.Vincenzo di inverno e quanti d´estate? E quante sono le seconde case?
«Facendomi aiutare anche dal mio ufficio posso dire che gli abitanti in inverno sono 6900 e che in estate, nelle due settimane di massimo afflusso a metà agosto, si raggiungono i 32mila abitanti. Queste sono comunque solo delle stime effettuate da noi sulla base dei consumi, così come abbiamo stimato che oggi le prime case siano circa 3mila e le seconde case appena di più, circa 3100».

Quali "azioni preventive e correttive" prevedete di fare?
«Chiaramente ci troviamo di fronte a una situazione del territorio esistente: come tanti paesi turistici abbiamo un divario molto largo fra presenze invernali ed estive, e questo ha una ricaduta inevitabile sui servizi. Per esempio la gestione dei rifiuti è delicatissima e quindi una delle azioni su cui vogliamo impegnarci maggiormente è una forte accelerazione della raccolta differenziata. Ma in genere tutto ciò che attiene ai servizi e all’ambiente sarà fatto oggetto di grande attenzione».

Questo divario di presenze significa appunto avere una miriade di seconde case. Che sicuramente non possono essere abbattute, però almeno potete smettere di costruirle. Avete intenzione di farlo?
«Questo rientra nell’ambito della politica urbanistica. Esiste già un regolamento urbanistico ed esiste anche un impegno da parte nostra a riallinearsi al piano strutturale d’area della val di Cornia. Chiaramente visto questo impegno, anche ogni scelta urbanistica dovrà andare in questa direzione».

Perchè non vi dotate di uno strumento quale il bilancio ambientale con il quale offrireste maggiore chiarezza al dibattito su ciò che è sostenibile e ciò che è insostenibile?
«Stiamo già facendo questo lavoro nell’ambito della certificazione Emas. Gli uffici sono a lavoro per presentare il bilancio ambientale da affiancare a quello consuntivo del 2005. Se facciamo in tempo lo presentiamo già al forum del 28 settembre. Ritengo personalmente che il bilancio ambientale che stiamo elaborando anche in collaborazione con Agenda 21 sia un utilissimo strumento di misurazione anche per capire quanto possiamo impegnarci finanziariamente. Credo tra l’altro che saremo il primo comune della provincia di Livorno ad adottare il bilancio ambientale».

Perchè secondo lei, Legambiente vi ha dato la bandiera nera? In che rapporto sta questo atto con la vostra richiesta di certificazione Emas? Sono gli ambientalisti di Legambiente che sono ignoranti sulle cose che avete fatto o non fatto, oppure lei pensa che il raddoppio del porticciolo e la politica delle seconde case siano opere annoverabili fra quelle ambientalmente sostenibili?
«Loro sono stati chiarissimi evidenziando due elementi significativi: il porto e il parco di Rimigliano. Non voglio dire che i cattivi siano loro o siano stati gli amministratori che si sono succeduti a San Vincenzo. Questo è un problema reale ma che riguarda il passato. Io, che sono entrata in giunta nel 2004, mi sono data come obiettivo anche quello di recuperare un rapporto con gli ambientalisti che si è incrinato dal passato. Spero anzi che questa certificazione, possa servire a un nuovo approccio e a un nuovo dialogo. Non posso negare che il giudizio di Legambiente mi abbia ferito, perché sono affezionata al paese in cui vivo da quando sono nata, loro avranno avuto i loro motivi e non voglio tornarci, ma adesso mi interessa far sapere che ci sono scelte importanti da fare dal punto di vista ambientale per migliorare San Vincenzo e che il contributo di chiunque sarà sempre bene accetto».

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