[13/09/2006] Urbanistica

Favilli e Velo: più no che sì

CAMPIGLIA MARITTIMA (Livorno). Ma cosa ne pensa il sindaco di Campiglia Marittima, Silvia Velo, del comunicato dei lavoratori della
Cave che chiedono un prolungamento dell´attività estrattiva dopo la scadenza della concessione mineraria al 2018?

«Sto partecipando ad una commissione parlamentare - ci dice L´onorevole Velo - e non ho potuto vedere il comunicato integrale dei
lavoratori. Ma ribadisco quel che ho già detto: una volta scaduta la concessione, per noi è scaduta l´attività mineraria. C´è ora questa
novità della risistemazione e spostamento degli impianti minerari che è una cosa di pochi giorni fa. Un progetto che stiamo valutando».

Il sindaco spiega quindi che «si sta ragionando dello spostamento degli impianti. E´ un progetto che migliora molto la situazione, finalmente si levano i camion che interferivano fortemente con l´attività e la fruizione del parco, si
realizza un nastro trasportatore che elimina il traffico che ha creato tanti problemi. E´ un progetto che stiamo valutando, anche perché un
qualche impatto ambientale c´è».

Silvia Velo comprende quindi le preoccupazioni dei lavoratori, assicura che «leggerà con attenzione il loro comunicato e non voglio certamente polemizzare con loro, ma credo
che in questo momento bisogna evitare forzature. Quando si parla del futuro delle cave la discussione deve partire da atti amministrativi
di cui bisogna tener conto: sul nuovo progetto industriale, sulle compatibilità con parco e ambiente e su tutto il resto si può discutere, ma dal punto di vista amministrativo la situazione mi sembra chiara fin dal 1998: la concessione si conclude al 2018, quindi
occorrono novità forti e condivise da tutti per rimettere in discussione questo».

Simile anche l´opinione di Alessandro Favilli, segretario di Rifondazione Comunista di Piombino/Val di Cornia /Elba, uno dei protagonisti della discussione.
«La scadenza del 2016, poi prorogata al 2018, ribadisce ciò che è gia contenuto negli atti di programmazione del territorio e noi ripetiamo una questione che è nel programma della maggioranza che sostiene la Giunta di Campiglia Marittima»

Quindi la cava si chiuderà davvero secondo Favilli? «Se ci sono proposte della Cave di Campiglia verranno esaminate - dice - ma il piano industriale attuale prevede il ripristino dell’escavo, e qui siamo già in forte ritardo. Bisogna ancora procedere alla bonifica ed al risanamento dei siti, anche dalle polveri, e occorrono notevoli interventi di manutenzione e salvaguardia ambientale. Tutti noi siamo disposti a discutere, ma bisogna rispettare gli impegni presi».

Impegni di natura soprattutto amministrativa:
«Su tutti i piani di programmazione urbanistica di Campiglia e della Val di Cornia - conclude Favilli - è scritto che per le amministrazioni è strategico il sistema dei parchi e non le cave. Addirittura nello statuto della Tap, una società partecipata pubblico-privata che è stata costituita per il riciclo dei rifiuti industriali della Lucchini, c’è scritto che questa società si costituisce anche con il fine di essere un’alternativa per arrivare ad eliminare la coltivazione in cava nella Val di Cornia».

Ma alla fine il segretario di Rifondazione lascia aperto uno spiraglio: «Questo è il quadro amministrativo, politico ed ambientale della situazione. Poi naturalmente, quando verranno presentati, valuteremo proposte e piano industriale».

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