[12/09/2006] Rifiuti

Marea nera in Libano, anche l´Arpat Toscana coinvolta nella bonifica

FIRENZE. Ci sarà anche un tecnico dell´Arpat della Toscana all´interno della task force incaricata da ministero dell´ambiente e Apat di effettuare la missione di carattere tecnico-scientifico in Libano finalizzata alla bonifica del tratto di mare inquinato dagli idrocarburi fuoriusciti da una centrale bombardata a luglio dalle forze israeliane.

Il ministero dell’ambiente ha infatti affidato al sistema delle agenzie ambientali e all´Icram - l’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare - la supervisione tecnico-scientifica, con particolare riguardo agli aspetti ambientali ed ecologici, dell’opera di controllo e bonifica dei fondali del tratto di mare antistante la centrale termoelettrica di Jieh, impianto a trenta chilometri da Beirut.

Sono tre le agenzie regionali (Arpa Toscana, Emilia Romagna e Liguria) che insieme ad APAT - l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici - sono state chiamate a partecipare alla missione, per la competenza e l’esperienza operativa maturate nel campo.

Per l’Agenzia toscana parteciperà Fabrizio Serena, responsabile dell’area mare di Arpat, esperto nella valutazione delle risorse marine, e consulente per la Fao e l’Unep – il programma per l’ambiente delle Nazioni unite.

L’obiettivo della missione, che partirà questa settimana, è di contribuire a ripristinare la qualità dell’ambiente lungo le coste libanesi, salvaguardare la biodiversità e garantire una risorsa importante per l’approvvigionamento idro-potabile e per l’economia delle popolazioni locali; dunque obiettivi importanti di cooperazione fra i popoli e anche di pace, da sempre motivi di impegno e di orgoglio per la Regione Toscana.

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