[12/09/2006] Rifiuti

Fontana: Gassificatori alternativi? Se ne parli dopo strategie serie di gestione dei rifiuti

Il piano dei rifiuti proposto da Marrazzo per la regione Lazio non convince gli ambientalisti, che ormai da oltre ottanta giorni hanno organizzato una catena del digiuno.
Secondo i responsabili della Rete regionale rifiuti del Lazio il piano presentato dal presidente della Regione Marrazzo il 13 luglio 2006, benché nei principi sia condivisibile nel concreto non prevede nessun investimento reale in prevenzione, riuso, raccolta differenziata porta a porta, riciclaggio e compostaggio. Nel piano le indicazioni di prevenzione sono solo l´1% su scala annua e l’obiettivo per la raccolta differenziata è il 35% da raggiungere entro 2010.

«Una soglia - ha aggiunto il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati - che secondo la legge Ronchi sarebbe già dovuta essere raggiunta entro il marzo del 2003».

Ma l’opposizione degli ambientalisti e il motivo della staffetta del digiuno è anche per il gassificatore che si prevede di realizzarea a Malagrotta, già sito di una delle discariche più grandi d’Europa.

Ma non sono proprio i gassificatori quelli indicati dal responsabile nazionale per l’innovazione dei verdi, quali alternativi all’incenerimento dei rifiuti?
Abbiamo rivolto questa domanda a Enrico Fontana, Consigliere regionale del Lazio proprio nelle file del Sole che ride.

Enrico Fontana, ha partecipato anche lei alla staffetta del digiuno proposta dagli ambientalisti contro il piano dei rifiuti proposto da Marrazzo e contro il gassificatore di Malagrotta?
«Sì, un giorno di digiuno l’ho fatto anch’io. Perché credo che gli obiettivi previsti da questo piano siano troppo poco ambiziosi e soprattutto perché dietro agli obiettivi non si scorgono politiche e strategie concrete per raggiungerli».

Ma lei è contrario quindi all’ipotesi di un gassificatore che è la tipologia impiantistica che Fabio Roggiolani ha invece proposto come alternativa agli inceneritori?
«Io sono dell’avviso che si potrà anche parlare di impianti di smaltimento, a freddo, a caldo, siano gassificatori o altro. Ma solo dopo che ho visto proporre e sostenere strategie serie per la gestione dei rifiuti, che partano dalla prevenzione e che passando dalle raccolte differenziate e dal riciclaggio, portino a quote davvero residuali di rifiuti da smaltire. Allora ne parliamo. E aggiungo anche che di fatto non esiste “la soluzione” in questa materia, ma esistono politiche serie e politiche che invece vorrebbero risolvere tutto a parole e con pochi fatti. Io credo che le soluzioni vadano trovate ricercando tra le tecnologie migliori e tra quelle che meglio si adattano alle varie situazioni. La pietra filosofale non l’ha scoperta ancora nessuno».

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