[11/09/2006] Aria

I Verdi di Piombino interrogano sulla centrale a carbone

PIOMBINO (Livorno). La consigliera piombinese dei Verdi Beatrice Ferrante ha rivolto un ‘interrogazione alla giunta sulla questione della centrale Enel di Tor del Sale (nella foto), per avere ragguagli «su notizie e indiscrezioni apparse sulla stampa locale che suggeriscono la possibilità che possa realizzarsi un accordo che prevederebbe uno scambio tra risanamento ambientale di impianti industriali e realizzazione di una nuova centrale alimentata a carbone».

Una domanda che abbiamo immediatamente rivolto all’assessore all’ambiente Luciano Francardi.
«Riconfermiamo – ha spiegato l’assessore - che non siamo assolutamente disponibili alla trasformazione di una centrale a carbone laddove è ora la centrale Enel».

La vostra è un’opposizione solo alla riconversione di Tor del Sale o vi opporrete anche a qualsiasi progetto di nuove centrali a carbone localizzate magari in aree diverse da Tor del Sale?
«Noi in questo momento non abbiamo progetti di questa natura sul tavolo, mentre invece abbiamo azioni a livello urbanistico ed edilizio tutte indirizzate alle energie rinnovabili. Ormai ogni nostro programma va in questo senso».

Quindi se domani venisse qualcuno a proporre una nuova centrale a carbone in qualsiasi zona dell’area industriale, voi direte di no?
«Non ho detto questo. Ho detto che non c’è alcun progetto. Quando ci sarà e se ci sarà un progetto del genere ne discuteremo. Ma oggi questo è un dibattito inutile, su una cosa che non c’è».

Avete pensato invece alla possibilità di vincolare il progetto del gasdotto Galsi alla riconversione a metano della centrale di Tor del Sale?
«Ci abbiamo pensato, però questo è un problema di accordi fra aziende partecipate Enel. La metanizzazione della centrale di Tor del Sale l’abbiamo anche portata in campagna elettorale, ma l’Enel non appare molto entusiasta. Così come non mi sembra che siano collegabili e vincolabili le due questioni, anche perché del progetto Galsi non non sappiamo più nulla, siamo rimasti a un anno e mezzo fa e quindi è prematuro discuterne almeno finché qualcuno non ci verrà a dire concretamente cosa sarà questo gasdotto».

Nell’interrogazione Beatrice Ferrante sottolinea anche che «l’area industriale di Piombino è la maggiore produttrice di energia elettrica a livello regionale, che produce il 50% dell’energia elettrica della provincia di Livorno e circa un quarto di tutta la CO2 prodotta dalla Regione Toscana, cui corrisponde un valore pro capite di CO2 16 volte superiore alla media regionale». Inoltre Ferrante ha ricordato che nel 2006 ricorre il ventennale del referendum popolare che all’epoca espresse a larghissima maggioranza la contrarietà alla riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Tor del sale.

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