[11/09/2006] Rifiuti

Piombino, dopo i ritardi via alla piattaforma per i rifiuti speciali

PIOMBINO. Domani vedrà la luce la prima miscela di rifiuti siderurgici provenienti dalle acciaierie Lucchini di Piombino e lavorata dalla piattaforma Tap. Si tratta finalmente dell’entrata in funzione del campo prova richiesto anche dalla Provincia di Livorno per il rilascio dell’autorizzazione all’attività della piattaforma polifunzionale che dovrà essere in grado di trattare i rifiuti speciali prodotti dalle industrie piombinesi, per trasformarli in materiale da utilizzare per riempimenti, sottofondi e nella realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture varie, al posto di materiale che dovrebbe essere altrimenti prelevato in natura.

Da domani e fino a venerdì sarà quindi realizzato il nastro di “strada riciclata” lungo 50 metri e largo 20, che poi sarà attentamente monitorato nei prossimi 120 giorni, per verificarne compattezza, solidità ed eventuale rilascio di percolato, anche da parte di tecnici delle Università di Siena e Roma, dall’Arpat e dalla Provincia.

Il campo prova, che per la verità avrebbe dovuto essere messo in opera lo scorso febbraio, è slittato a causa dei ricorsi al Tar che la Tap ha dovuto fronteggiare da parte di aziende escluse dalla gara per la fornitura delle macchine elettromeccaniche. Un ritardo su cui si dibatterà nel consiglio comunale di mercoledì, anche a seguito dell’interrogazione presentata dal consigliere Roberto Batistoni della lista civica “Per la tua città”, che chiede in particolare di sapere « se detti ritardi possano comportare la cessazione dell’erogazione dei contributi finanziari non ancora erogati».

Una possibilità probabilmente piuttosto remota secondo la stessa Tap: «Per spendere i soldi che ci sono stati assegnati – dicono fonti interne alla società. che è di proprietà del Comune di Piombino al 70%, al 5,1% Asiu e per il restante 24,9% della Lucchini – ci sono 24 mesi di tempo dopo l’erogazione della prima tranche, oppure c’è il termine massimo del 31 dicembre 2008 per completare e collaudare l’impianto. Quindi ad oggi, nonostante l’innegabile ritardo dovuto a problemi amministrativi, per quanto riguarda le opere elettromeccaniche i tempi sono ampiamente sufficienti».

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