[08/09/2006] Consumo

Il parlamento Europeo chiede il bando delle pelli di foca

BRUXELLES. Con una nuova risoluzione il parlamento europeo chiede il divieto di importazione di prodotti derivati dalle foche, un concreto passo verso la fine della caccia commerciale alle foche in Canada. L’azione dell’Ifaw, coordinatrice della campagna internazionale contro la caccia alla foche in Canada, ha quindi raccolto l’adesione della maggioranza dei parlamentari europei e la firma di 368 di loro, sotto una dichiarazione che chiede la fine del commercio di prodotti di foca e che sarà alla Commissione europea e al Consiglio di ministri.

Coinvolti tutti i più importanti gruppi politici del Parlamento Ue, intanto sul tema vanno avanti le iniziative legislative in corso in Belgio, Lussemburgo e Italia ed altri paesi come Usa, Messico e Croazia hanno già vietato il commercio di prodotti di foca.

«Dopo il Parlamento europeo anche il Consiglio d’Europa si appresta, su proposta della Lav e con l’appoggio dell’on. Azzolini, ad emanare una nuova risoluzione contro la caccia alle foche – dice Roberto Bennati, vicepresidente Lav – Un divieto europeo aiuterebbe la fine della caccia, attraverso la riduzione della domanda dei prodotti derivati dalla caccia alle foche. Il bando europeo costituisce quindi un importante messaggio per il governo canadese, testimoniando che l´Unione Europea non vuole nessun coinvolgimento in questa caccia».

La Lav chiede al governo Prodi di trasformare in legge il decreto del precedente dicastero di centrodestra che di fatto era una una moratoria alle importazioni di pelli di foche perché prevedeva per ogni importazione l’autorizzazione ministeriale.

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