[04/09/2006] Parchi

Venneri: garantire l´autonomia della Parchi Val di Cornia

PIOMBINO (Livorno). L´intervento del presidente nazionale di Legambiente sulla situazione della Val di Cornia e dei suoi parchi ha provocato una secca risposta del segretario della federazione Ds di Piombino, che accusa gli ambientalisti di essere male informati e fuori tempo massimo. Chiediamo a Sebastiano Venneri, responsabile mare della segreteria nazionale del Cigno verde e che si sta occupando da vicino dei problemi della costa toscana , cosa ne pensa delle dichiarazioni di Tortolini.

«Mi sembra - dice Venneri - che il segretario Ds non abbia letto l´intervento di Della Seta o non lo voglia legge, risponde su altro, rispetto alle questioni da noi sollevate».

E quali sono?
«Soprattutto la necessità dell´autonomia della Parchi Val di Cornia, della salvaguardia reale di pezzi pregiati del territorio non solo piombinese. Non solleviamo solo il problema del cemento, non c´è solo quello, e il resto non è irrilevante. Su questo Tortolini glissa».

Di quali problemi parla?
«Di quelli che investono tutti i Comuni della Val di Cornia. Se non si vuole vedere che esistono forti ed estesi elementi di conflitto, che riguardano la tutela dell´ambiente e la qualità dello sviluppo si è ciechi. Il tentativo nostro era quello di sollevare un dibattito, non una polemica, e abbiamno tentato di farlo in un contesto che dovrebbe essere più appropriato, a fine stagione, quando si può discutere a bocce ferme, senza l´accusa di voler compromettere la stagione turistica».

Ma quale è per Legambiente il nodo principale?
«Noi pensiamo che occorra garantire l´autonomia della Parchi Val di Cornia Spa e che questa gestione, fin qui con ottimi risultati, di beni ambientali e culturali di così grande valore, non può essere affidata direttamente al controllo dei Comuni, ma bisogna delegarla ed un ente diverso, non legato alla contingenza politica ed amministrativa, perché - conclude Venneri - la tutela ambientale ha tempi, e a volte fini, diversi».

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