[04/09/2006] Urbanistica

Sbilanciamoci!: al Governo chiediamo fondi per Kyoto e legge sulla contabilità ambientale

BARI. «Fondi adeguati per il rispetto del trattato di Kyoto e la legge sulla contabilità ambientale». Giulio Marcon (Nella foto), coordinatore della Campagna Sbilanciamoci!, indica in questi due punti quelli, relativamente all’ambiente, sui quali questo governo potrà dare le prime importanti risposte positive.

E’ tempo di valutazioni sul IV forum di Sbilanciamoci! a Bari, che ha visto una partecipazione di migliaia di persone e soprattutto, è stata la prima volta, di membri del Governo. Molte le questioni sollevate dai tanti dibattiti sulla Finanziaria 2007, che sono poi stati sintetizzati in un documento finale. Una proposta che Sbilanciamoci! fa al governo e al parlamento per una politica economica alternativa, concretizzata in 67 proposte articolate in 10 aree tematiche.

Marcon, come è andata?
«Il bilancio è molto positivo. La qualità dei dibattiti è stata molto elevata e il documento redatto alla fine del forum è chiaro e circostanziato secondo principi sostenibili e realizzabili. Ora spetta al Governo fare le sue valutazioni. La cosa interessante è che l’impostazione è stata condivisa anche dal ministro Ferrero. Per noi era la prima volta di un confronto diretto con un membro del Governo».

Che obiettivi avete raggiunto?
«Innanzi tutto abbiamo incassato il parere favorevole alla nostra proposta di fare, accanto al bilancio economico del Paese redatto dalla Banca d’Italia, quello sociale. Una cosa per noi molto importante sotto il profilo politico-culturale. Le due cose devono essere valutate insieme».

Rispetto alle 67 proposte, quali credete avranno maggiore possibilità di essere recepite e concretizzate dal Governo?
«Rispetto al welfare, credo che potremmo avere risposte positive sulla chiusura dei Cpt (Centri di permanenza temporanea), che permetterebbe di destinare i fondi risparmiati a politiche di integrazione e cittadinanza e poi il piano straordinario per la realizzazione di 3000 nuovi asili nido e il ritiro dall’Iraq. Per quanto riguarda l’ambiente, invece, crediamo possibile la destinazione di fondi adeguati per il rispetto del trattato di Kyoto e la legge sulla contabilità ambientale».

Che cosa invece credete che resterà inascoltato?
«La riduzione delle spese militari. Inoltre credo che otterremo poco anche sulla politica fiscale. Ovvero sull’equità fiscale».

Quando tirerete le somme?
«Intanto stiamo raccogliendo firme via internet su un nuova proposta che si chiama ‘Nessun fuori programma’. E’ una petizione che invieremo all’Unione affinché rispetti appunto tutti i punti del programma. Tra i quali anche quelli relativi all’ambiente».

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