[01/09/2006] Energia

Artusa: siamo favorevoli alla Olt

LIVORNO. Il progetto consegnato ieri al ministero, dalla società Olt, per la realizzazione del rigassificatori off-shore di Livorno è quello definitivo. Nonostante preveda lo spostamento più a sud dell’impianto, non necessità infatti di una nuova valutazione di impatto ambientale (Via) perché, come spiega l’assessore regionale Marino Artusa(nella foto), «è stato fatto in modo che rientri nel perimetro della precedente Via».

La cabina di regia del Governo ha previsto la realizzazione di 4-5 impianti di questo tipo in Italia. Livorno sembra o uno di quelli più prossimo alla costruzione. Come abbiamo evidenziato ieri, però, su quello che è stato discusso e deciso dalla cabina di regia, c’è una pletora di interpretazioni. Tra le quali spicca quella sul futuro del progetto dell’impianto di rigassificazione di Rosignano. C’è chi dice che ormai è decaduto e chi, invece, che è ancora in corsa.

L’assessore cosa ne pensa?
«La cabina di regia ha previsto la realizzazione di un numero determinato di impianti e dopo il confronto tra Martini e Prodi l’intesa è che in Toscana si realizzi un solo rigassificatore che quindi è quello di Livorno. Se ci sarà Olt, quindi, non ci sarà alcun altro impianto. E con questo la Toscana farà ampiamente la sua parte, e anche di più, per il bene del Paese».

Eppure la cabina di regia ha inserito il progetto di Rosignano tra quelli da sottoporre alla Via?
«Queste sono scelte del Governo che fa la sua parte, noi la nostra. Ripeto, la Toscana avrà un solo impianto».

Ora non resta che aspettare i risultati della commissione internazionale che metterete in piedi con lo scopo di togliere ogni dubbio sulla sicurezza dell’impianto. A che punto siete?
«Abbiamo già contattato un esperto americano, Evans, che ci ha dato il suo consenso. Un altro esperto dovrebbe essere un membro del Wwf. Mentre per il terzo stiamo parlando con un professore dell’università di Milano e con uno di Oxford. Vogliamo mettere insieme il meglio a livello mondiale, personalità non legate naturalmente a operatori economici. Le osservazioni che faranno alla fine degli studi serviranno come supporto ai tecnici che realizzeranno l’impianto o alla protezione civile. Se dovessero esserci problemi insormontabili, invece, porteremo questi risultati alla presidenza del Consiglio. La commissione non deve essere vista come una trave contro il rigassificatore, per il quale come noto siamo favorevoli. Noi vogliamo solo che sia provata senza alcun dubbio la sua sicurezza. Dovremmo avere una risposta entro l’anno. La commissione verrà formata nei prossimi giorni».

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