[23/08/2006] Parchi

Tonno rosso, blitz dei pescatori francesi che bloccano la nave di Greenpeace

MARSIGLIA (Francia). Questa volta ad essere stati abbordati e bloccati sono stati gli attivisti di Greenpeace che con la loro nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior stavano cercando di attraccare nel porto di Marsilia. Le autorità portuali francesi infatti, hanno revocato il permesso di attracco a causa della protesta di una ventina d’imbarcazioni per la pesca del tonno che hanno circondato la nave di Greenpeace, nota per i suoi blitz e i suoi abbordaggi in giro per il mondo.

La Rainbow Warrior doveva effettuare un open ship, come parte del programma della sua Campagna nel Mediterraneo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della pesca nel Mediterraneo.

«Non ci è stata fornita nessuna valida spiegazione sul perché ci è stato revocato il permesso d’attracco - ha detto Francois Provost, campaigner Oceani di Greenpeace Francia, a bordo della nave - Greenpeace è un organizzazione pacifista e non cederà alle minacce e alle intimidazioni dell’industria della pesca, ma anzi continuerà a evidenziare la minaccia che il sovrasfruttamento della pesca rappresenta per il Mediterraneo».

Da Maggio, Greenpeace ha documentato lo stato del Mar Mediterraneo e la pratica della pesca al tonno in Spagna, Francia, Italia, Turchia, e delle navi da pesca Giapponesi. A giugno Greenpeace aveva chiesto all’Iccat (International Commission for the Conservation of Atlantic Tuna), l’immediata chiusura della pesca al tonno rosso, a causa dell’impatto negativo che la pesca indiscriminata ha su questa specie di pesce.

«Scienziati e gruppi ambientalisti sono d’accordo sul fatto che gli stock di tonno rosso sono sull’orlo del collasso a causa del sovrasfruttamento della pesca. Solo qualche giorno fa la Bouches-du-Rhone Recreational Fisherman´s Federation ha lanciato l’allarme sullo stato di profonda crisi in cui versano i pescatori locali di tonno» ha concluso Provost.

Greenpeace chiede quindi la costituzione di aree marine protette pari al 40% del Mediterraneo, per proteggere lo stato di salute e la produttività di questo mare.

Intanto sul tema della pesca del tonno rosso dall´Italia il ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ricorda che «occorre tutelare maggiormente il Mar Mediterraneo e la sua
biodiversità, per questo motivo chiederò subito alla Ue una moratoria della pesca insostenibile di tonno rosso. Va sicuramente fatta chiarezza su quali Paesi non rispettano le quote o pescano anche tonni sottomisura».

«Mi attiverò da subito in sede internazionale per porre fine a questo scempio. Non mi stancherò mai di ripetere infatti - conclude il ministro - che il Mar Mediterraneo e la sua biodiversità sono una risorsa importantissima per tutti e che bisogna tutelare con la massima attenzione questa preziosissima risorsa naturale

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