[22/08/2006] Parchi

Milioni di pesci azzurri sottocosta. Arpacal: fenomeno normale

CATANZARO. Dopo la cosiddetta invasione delle meduse del mar Tirreno, da un paio di settimane si sta verificando un curioso fenomeno anche nella costa calabrese del mare Jonio. Si tratta dell’avvicinamento alla battigia di milioni di esemplari di pesce azzurro, di piccolissime dimensioni, che giungono sino a pochi centimetri là dove batte l’onda e vi rimangono per diverse ore nel corso di questi soleggiati pomeriggi agostani.

La cosa ha fatto subito scattare le segnalazioni all’Arpacal da parte dei turisti curiosi e preoccupati di ciò che stava accadendo. Ma l’agenzia regionale per la protezione ambientale ha subito svelato l’arcano, sgombrando il campo da ogni allarmismo.

«Si tratta – commentano i tecnici dell’Arpacal - di un normale fenomeno di migrazione di qualche milione di esemplari di pesce azzurro che raggruppati in banchi compatti seguono le calde correnti superficiali che, in questi giorni di calura eccezionale, raggiungono la costa jonica calabrese. Numerosi, infatti, sono stati gli avvistamenti di diversi branchi, da Soverato a Isola Capo Rizzuto, passando per Sellia Marina e Cropani Marina».

«Questi esemplari, che stanno incuriosendo i turisti presenti sulle nostre coste – prosegue l’Arpacal - hanno qualche settimana di vita, circa tre, e grazie ai loro recettori sensoriali nuotano in un tutt’uno, alimentandosi di plancton animale particolarmente abbondante sotto costa; raggiungeranno a breve il largo, superando la fase giovanile e raggiungendo la maturità sessuale tra poco meno di un anno. Deporranno le loro uova e daranno origine e nuovi banchi numerosi. E’ tutto “pabulum”, ossia cibo, disponibile per i predatori e fondamentale anello della catena alimentare che da tempi immemorabili governa l’oceanografia biologica».

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