[18/08/2006] Aria

La centrale fantasma: inquinamento e rumore ma il Comune la ignora

ROMA. C’è ma non si vede. In via Ostiense 106 (a metà strada fra la Piramide e la Basilica S.Paolo), proprio dietro al museo Centrale Montemartini, raro esempio capitolino di bel recupero di archeologia industriale, esiste ed è a tutt’oggi funzionante una centrale termoelettrica. Un vero e proprio impianto industriale, inaugurato nel 1972 ed in seguito ristrutturato, che produce energia attraverso tre turbine (25 MW per unità) alimentate a gasolio. Intorno alla centrale ci sono i palazzi e, grazie alle proteste dei cittadini, sostenuti dal Comitato di Quartiere, l’Arpalazio (l’agenzia regionale protezione ambiente) ha effettuato, nell’ottobre del 2002, i controlli sul rumore. I risultati hanno registrato il superamento dei limiti consentiti dalla legge ed i Vigili Urbani hanno multato l’azienda che gestisce la centrale (AceaElectrabel, una Spa con capitale al 50% del comune di Roma.) e contestato l’art. 650 c.p. Gli abitanti chiedono la dislocazione con una raccolta di firme e il vice presidente del Comitato Ostiense, aveva ottenuto, dall’ex presidente Storace che la regione avrebbe “barattato” con l’Acea il permesso di costruire nuove centrali in cambio della dismissione della Montemartini. Dopo anni di proteste nulla di fatto. La centrale è sempre lì e continua a funzionare causando gravi disagi per l’inquinamento acustico ed atmosferico. In un articolo del 6 febbraio 2004 pubblicato sul “Corriere della Sera” l’on.le Angelo Bonelli, allora assessore regionale, dichiarava: “A Roma esistono altre sorgenti di inquinamento da PM10 non riferibili solo al traffico. Una di queste è la centrale elettrica Montemartini, che produce ogni anno 60 tonnellate di polveri sottili, il 25% di tutto il traffico privato di Roma”.

La centrale che dovrebbe in teoria avere una funzione di “punta”, ovvero solo in caso di black out è diventata, invece, la seconda fonte di produzione dopo la Centrale Tor di Valle e funziona tutti giorni con orari compresi fra le 07.00 e le 21.00 con conseguenze disastrose sull’inquinamento per la città di Roma (cattivo odore, rumore e smog).

Sulla stampa è apparsa la notizia che lo smog è il serial killer delle città (uccide 9 mila persone all’anno) ma cos’ha fatto il comune per togliere dal centro cittadino questa fonte di inquinamento? Nulla. Il sindaco Veltroni non ha neanche mai voluto ricevere una delegazione del Comitato di quartiere che si batte per la dislocazione.

Ma c’è di peggio la società AceaElectrabel ha ora chiesto al Ministro di inserire la centrale nel piano energetico nazionale il che vuol dire che sarebbe impossibile delocalizzarla.

Questo è forse l´unico caso al mondo di centrale termoelettrica fra i palazzi: un altro primato della capitale.

Torna all'archivio