[16/08/2006] Parchi

Tropicalizzazione, a Rosignano mare a 30,5 gradi

CAPALBIO (Grosseto). I laboratori mobili di Goletta Verde hanno rilevato lungo le coste italiane «valori termici che si discostano di 1 o 2 gradi dai 25 della media stagionale, con picchi di 33,1 a Falconara Marittima e 31,4 a Porto San Giorgio (Marche), di 31,2 a Siniscola (Sardegna), 30,7 a Ravenna (Emilia Romagna) e 30,5 a Rosignano (Toscana)».

Secondo Legambiente «proprio questo aumento generale delle temperature è all’origine dell’invasione delle meduse, comparse da luglio in Liguria, Sicilia e Sardegna, e della tropicalizzazione, un fenomeno che non incide tanto sull’inquinamento microbiologico ma stravolge gli ecosistemi portando specie tropicali a colonizzare il Mediterraneo».

E il Cigno verde fa alcuni esempi di nuove specie presenti nei nostri mari: «l’alga tossica giunta lungo i litorali di Liguria, Sicilia, Lazio con le acque di zavorra delle navi cisterna prelevate in mari tropicali e scaricate nei nostri porti; o la vongola delle Filippine, originaria del Pacifico e introdotta per motivi commerciali nella Laguna di Venezia nel 1983, ormai diventata specie comune; come le alghe esotiche Caulerpa taxifolia e racemosa, che minacciano le praterie di posidonia oceanica; come il pesce pappagallo che da Lampedusa si sta spingendo verso le Eolie, o la donzella pavonia, che fino a una quindicina di anni fa era confinata a sud della Sardegna e della Campania e ora si osserva con facilità anche all’Elba e in Liguria; come, infine, il pesce serra, le aguglie imperiali e le lampughe, segnalate ormai abitualmente nelle acque dell’Alto Tirreno».

Sembra che siamo di fronte ad una progressiva meridionalizzazione dei mari italiani con cambiamenti rapidi di cui è difficile prevedere sviluppi e conseguenze, soprattutto per gli arrivi di nuove specie animali e vegetali che vanno attentamente monitorati perché incidono in profondità sull’intero ecosistema ed occupano nicchie ecologiche di specie endemiche.

Torna all'archivio