[10/08/2006] Acqua

Cromo esavalente anche in un pozzo di Rosignano

ROSIGNANO (Livorno). C’è anche un pozzo del comune di Rosignano tra quelli in cui sono state rilevate tracce di cromo esavalente. Lo ha annunciato stamani in consiglio comunale il sindaco Alessandro Nenci (nella foto), rientrato dalle ferie appositamente per fronteggiare l’emergenza che sta investendo la provincia livornese.

«Non c’è alcun pericolo per la cittadinanza – spiega il sindaco – perché la percentuale di cromo esavalente era appena superiore al limite di legge e trattandosi di un unico pozzo la cui acqua poi si miscela con gli altri pozzi, tutti regolari, alla fine l’acqua esce perfettamente pura».

Le rassicurazioni in effetti sono arrivate dalle analisi effettuate in tutto il territorio da Asl e Arpat che non hanno quindi ritenuto necessario chiudere il pozzo, come invece è stato fatto per diversi pozzi nel comune di Cecina, dove la percentuale di cromo esavalente era abbondantemente sopra i limiti di legge.

Nessuna novità invece per i pozzi inquinati dagli idrocarburi fuoriusciti da un benzianaio nei giorni scorsi, ma l’assicurazione da parte del sindaco è che «ci sarà la massima attenzione sulle due questioni e soprattutto la massima informazione alla cittadinanza anche attraverso il consiglio comunale»

La comunicazione del sindaco in apertura di consiglio comunale si è così trasformata in una grande discussione a 360 gradi sui temi dell’ambiente, con la richiesta da parte di tutte le minoranze di un assessorato ad hoc per l’ambiente, delega tenuta dal sindaco stesso.

La risposta di Nenci in questo caso è stata negativa: «tecnicamente è un’opzione alquanto difficile perché essendo già raggiunto il numero massimo di assessori, sarebbe necessario ridistribuire le deleghe. Prendo atto comunque della proposta interpretandola come uno stimolo a afre sempre di più».

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