[09/08/2006] Parchi

Io, pescatore in apnea, e la futura Amp di Talamone

Gentile Redazione,
sono un ambientalista da sempre: da quando andavo con gli scout per mari e monti, da quando mio padre mi portava in campagna, a far funghi, a pesca in apnea: in questi lunghi anni ed esperienze ho imparato ad amare la natura tutta.

Il mio modo di vivere la natura è molto profondo e "reale": le do rispetto e tempo in azioni di volontariato per mantenerla pulita e in equilibrio; prendo, sempre in modo rispettoso, qualche fungo, i frutti dell´orto, qualche pesce che nonostante la mia decennale esperienza, raramente riesco a portare a tiro del mio fucile da pesca.

Dovunque stanno ora istituendo le Amp, dicono per il bene del mare: è vero che il mare migliora e anche velocemente nelle Amp. Ma così come sono ora regolamentate, fondamentalmente diventano meta di turisti di passaggio che possono immergersi e dare da mangiare a qualche cernia addomesticata e ai fortunati possessori di centri diving.

Io che sono cresciuto nel mare, in un rapporto di rispetto quotidiano e di "comunicazione" reale, non da occasionale spettatore, da sfruttatore o opportunista, non potrò più nè continuare questa comunione nè insegnare a mio figlio le tradizioni rispettose e sostenibili della mia famiglia. Perchè?

Perchè mi si deve vietare di pescare in apnea, la pesca più selettiva e sostenibile che esiste? Io scelgo i pesci che devo prendere: chi come me non è un pescatore professionista, e siamo la assoluta maggioranza, può immergersi una-due volte a settimana, pescando una quota veramente ridicola che per legge è fissata a 5kg ma che la legge del mare permette 1-2 volte l´anno di poter raggiungere. Una di queste volte ho pescato 5kg di muggini arrivati sotto costa in due banchi sterminati: io mi sono fermato lì, il mio compagno di pesca ha preso 6kg per aver valutato male il peso dell´ultimo cefalo; ebbene la sera stessa sono giunti due pescherecchi che nel giro di un´ora hanno prelevato la quasi totalità dei due branchi presenti per un peso totale di circa 300quintali!!!

Il tutto nel rispetto della attuale legislazione.

Ora quella zona, Talamone, diventerà amp: io ed il mio compagno non potremo più prendere i nostri 10kg, in due, di muggini; i pescherecci in zona b o c potranno continuare a prelevare i loro 300quintali. I turisti bombolari affolleranno punte e secche alla ricerca delle fotografie da riportare negli uffici cittadini da mettere accanto a quella del go-kart, del peluche vinto alla fiera, della crociera sul nilo. Io che, mi sembra facilmente condivisibile, ho il rapporto più sincero, rispettoso, "naturale", sicuramente più sostenibile e meno invasivo, non potrò più chiedere al mare qualche preda, pegno di amore e di intima comunione, in armonia con atavici e naturali istinti. Che senso ha?
Distinti saluti

Giuseppe Rociola


P.S.: qualcuno al sentire termini quali preda, fucile (anche se si tratta di fuciletti a molla o ad aria che non sparano oltre i 3mt!!!) si può impressionare o addirittura indignare, magari mentre mangia un tramezzino con del tonno ucciso nella mattanza o una buona bistecca di un povero vitellino costretto in una sorta "gabbia" nei suoi pochi anni di vita. Questa è una filosofia ed un modo di vivere consono al peggiore occidentalismo che tenta di rimuovere le sue colpe rimuovendo e/o sterilizzando il rapporto con gli oggetti in modo perverso perchè in altri luoghi invisibili o lontani dalla diretta percezione quegli stessi oggetti vengono comunque predati ma il tutto viene fatto impedendo loro una vita naturale.

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