[08/08/2006] Acqua

Task force dell´Icram in viaggio verso il Libano

ROMA. L´Italia è pronta a fare la sua parte per tentare di limitare il disastro ambientale che si sta consumando nel mare libanese in seguito al bombardamento di una centrale elettrica e al conseguente sversamento di carburante. Una task-force dell´Icram guidata da uno dei massimi esperti di sversamento di petrolio in mare, Ezio Amato, è infatti pronta a partire per il Libano per intervenire sulla marea nera che ha invaso 100 chilometri di costa e si sta spostando verso Cipro e la Turchia.

Lo hanno annunciato il ministro dell´Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio (nella foto) e il commissario dell´Icram, Silvio Greco, intervenendo alla presentazione del dossier sui danni ambientali provocati dal conflitto medio orientale e realizzato da Info-Rac, il Centro italiano per l´ informazione e la comunicazione della Convenzione di Barcellona.

«Credo che l´esigenza di intervenire contro l´ inquinamento deve trovare il sostegno da parte di tutta la comunità internazionale - ha detto Pecoraro Scanio - Non si può rimanere indifferenti di fronte a questa catastrofe ambientale. Ci sentiamo di lanciare l´allarme e mi auguro che oltre all´Italia ci siano anche altri Paesi che diano la loro disponibilita».

«Questo ulteriore incidente - ha riferito Greco - si inserisce in un quadro ambientale già grave. Basti pensare che il Mediterraneo che rappresenta appena lo 0,8% dei mari del pianeta, ha una concentrazione di catrame pelagico di 38 milligrammi a metro quadrato contro i 10 dei Caraibi e i 3,8 del Giappone».

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