[08/08/2006] Parchi
RIO MARINA – Non si placa la polemica tra il comune di Rio Marina e Goletta Verde. Il comune elbano torna alla carica, non soddisfatto dalla risposta di Legambiente elbana che «non fornisce le dovute spiegazioni rispetto al comunicato di Goletta Verde, che è stato inviato all’esame degli avvocati di quest’amministrazione. Infatti i giri di parole e gli accostamenti con altri episodi del tutto estranei non giustificano quanto in quel comunicato si dichiara».
Il passaggio ritenuto diffamatorio «è quello che testualmente recita: "All’Elba infatti si allunga la lista degli ecomostri, andando ad arricchire di un nuovo capitolo la vicenda di ‘Elbopoli’, una miscela di mazzette, corruzione e cemento selvaggio, che ha coinvolto in particolare la zona di Capo d’Arco, nel comune di Rio Marina (…)". In esso appare evidente l’intenzione di offendere l’onorabilità dell’amministrazione e di chi la rappresenta, richiamando situazioni di corruttela e malaffare e associandole in modo del tutto indebito a Capo d’Arco».
In realtà il passo citato è la conseguenza di un refuso, subito corretto dall’addetto stampa di Goletta Verde, prodotto dall’accostamento di due diverse questioni e che anche a Greenreport è giunto nella versione corretta dopo pochi minuti. Ma questo non basta all’amministrazione di centrodestra del sindaco Bosi (nella foto) che coglie l’occasione per attaccare ancor più pesantemente Legambiente. «L’insistenza con cui questa “allegra brigata” – si legge in un comunicato ufficiale del comune - «lancia impropriamente epiteti e giudizi sommari è solo apparentemente goliardica, ma in realtà è al servizio di interessi precostituiti. Il mix non casuale di attacchi e silenzi la dice lunga sui reali intendimenti di quello che si è trasformato in un vero e proprio centro si potere, che come tale si comporta. Proprio sull’uso di tale potere l’amministrazione comunale è interessata a svolgere approfondimenti. Nel frattempo, se i legali riterranno fondati gli elementi diffamatori, dovrà essere spiegata in un’aula di tribunale la logica di queste dichiarazioni tanto immotivate quanto gravi, e il loro autore materiale, di cui non si appalesa chiaramente l’identità. E’ bene intanto ulteriormente ribadire che l’amministrazione comunale di Rio Marina agisce a tutela della legalità, nel pieno rispetto delle regole amministrative, senza farsi condizionare da attacchi lobbistici, da qualunque parte essi provengano».
Pronta la risposta di Legambiente: «Lasciando da parte le solite accuse infondate e le frasi fatte, le parole dell’Amministrazione comunale di Rio Marina sono di una gravità assoluta. Il sindaco Bosi e la sua Giunta ora devono spiegare pubblicamente, con nomi, cognomi e fatti quali siano gli “interessi precostituiti” dei quali Legambiente sarebbe “al servizio” e quindi anche quali siano le persone che stanno dietro questi interessi. Queste insinuazioni sono state lanciate in maniera ufficiale da un’amministrazione comunale ed ora il sindaco Bosi ha il dovere politico, istituzionale e morale di chiarire quella che appare solo come una stizzita reazione, questa si diffamatoria».