[07/08/2006] Comunicati

Bosi vuole querelare Goletta Verde. Legambiente: attendiamo fiduciosi

Bosi vuole querelare Goletta Verde. Legambiente: attendiamo fiduciosi
RIO MARINA (Livorno) – Il sindaco di Rio Marina, l’onorevole Francesco Bosi, non ha preso bene la divulgazione dei dati di Maremostrum, il dossier nazionale di Legambiente sugli ecomostri costieri rilanciato da Goletta Verde, e minacciando di querelare l’imbarcazione dell’associazione ambientalista.

La cosa non sembra aver impressionato molto Legambiente che ha immediatamente replicato ricordando che «Goletta verde ha sottolineato un solo episodio riguardante il comune di Rio Marina, e nemmeno realizzato durante le amministrazioni presiedute dal sindaco Bosi: gli abusi sulla costa di Capo d’Arco (nella foto), a servizio di un villaggio esclusivo e di una costa completamente privatizzata, con costruzioni, scalinate e piscine realizzate nella fascia demaniale costiera che poi è addirittura diventata parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano».

«E’ questo un tasto che, se toccato – dicono al Cigno verde - fa però inferocire l’ex sottosegretario perché proprio li, e con uno dei 7 comparti che interessa proprio quell’area, l’amministrazione Bosi ha trasformato un piano di intervento privato, sciaguratamente approvato dalla precedente giunta di centro-sinistra, in un piano di interesse “pubblico” che mantiene ed amplia tutte le richieste dei privati, con una colata di cemento di 13.000 mc. Proprio li, e stavolta sotto l’amministrazione Bosi, il Corpo Forestale dello Stato ha accertato un abuso, con appartamenti non previsti dalla concessione, al “Cantionone”, in pieno Parco Nazionale».

Per quanto riguarda le vicende di “Elbopoli”, Legambiente ricorda a Bosi che “una delle vicende che hanno comportato il rinvio a giudizio di due ex prefetti, tecnici ed imprenditori è proprio quella degli appartamenti della “Costa dei Barbari” a Cavo, nel Comune di Rio Marina. Prendiamo atto che l’onorevole Bosi pensa il contrario ed attendiamo fiduciosi la sua querela.

Per Bosi e la sua giunta «il documento di Goletta Verde-Legambiente sugli “abusi del mare” divulgato dagli organi di informazione - oltre alla consueta strumentale rappresentazione dell’Elba come luogo del malaffare, che tanto danno ha arrecato all’immagine dell’isola - cita la località di Capo d’Arco, ricadente nel comune di Rio Marina, con il chiaro intento di fornire all’opinione pubblica un’immagine gravemente negativa e distorta della realtà. Addirittura vi si opera un collegamento con vicende di corruzione, definite “Elbopoli”, con ciò richiamando uno specifico contesto che non può che definirsi diffamatorio, e tale da gettare grave discredito sull’Amministrazione e sul comune».

La Giunta Bosi ha richiamato poi il suo impegno contro gli abusi edilizi e «non intende in alcun modo sopportare queste affermazioni, e pertanto ha deciso di trasmettere il comunicato di cui trattasi a un proprio legale di fiducia, affinché, valutati gli eventuali profili di rilevanza penale, intraprenda in sede giudiziaria tutte le necessarie iniziative a tutela dell’immagine e della onorabilità del comune di Rio Marina e della sua Amministrazione».

Poi la nota dl comune di Rio Marina ricorda che a Capo D’Arco «sono state di recente emesse ordinanze di demolizione in area demaniale, attualmente oggetto di contenzioso davanti al Tar della Toscana. Per il resto l’amministrazione agisce sulla base di previsioni urbanistiche preesistenti che - come noto - attribuiscono imprescindibili diritti e legittime aspettative ai proprietari delle aree».

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