[02/08/2006] Acqua

Proclamato lo stato di crisi per il cromo esavalente nella falda del Cecina

CECINA (Livorno). L´ assessore regionale all´ Ambiente, Marino Artusa, ha dichiarato lo stato di crisi per l’inquinamento da cromo esavalente del fiume Cecina, nel corso del summit che si è svolto oggi tra Regione, Province di Pisa e Livorno, comuni interessati, Arpat, Asl e Ato.

L´ allarme riguarda di fatto tutto il bacino del fiume Cecina e l´intera Val di Cecina, anche se gli accertamenti scientifici sono tuttora in corso, soprattutto per scoprire quale sia l´ origine dell´inquinamento, che ha fatto trovare quantità di cromo esavalente tre volte superiore alla soglia consentita per legge in undici pozzi d´ acqua tra Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci.

Tre di questi pozzi sono pubblici e sono già stati chiusi dal Comune di Cecina, mentre gli altri otto appartengono a privati. «Ancora non sappiamo da dove provenga il cromo esavalente - ha spiegato Antonio Lombardi, responsabile dell´ ufficio Igiene pubblica dell´ Asl cecinese - perché questo tipo di inquinamento si verifica per colpa delle attività dell´uomo e di solito in zone dove vi sono cementifici e concerie o dove sono stati impiegati fertilizzanti per agricoltura contaminati».

Intanto lo stato di crisi dichiarato dalla Regione permetterà agli enti locali, di adottare misure straordinarie. Già domani scatteranno accurate verifiche anche su tutti i pozzi di campeggi e le attivita´ ricettive della costa.

Sul fronte politico inevitabili le polemiche con Forza Italia, Udc e Rifondazione comunista che hanno chiesto le dimissioni del sindaco di Cecina, Paolo Pacini. «Non ho nulla da rimproverarmi – ha risposto il primo cittadino - perché ho fatto di tutto per garantire la sicurezza dei cittadini e la sanità pubblica, chiudendo immediatamente i tre pozzi della nostra rete, adottando una misura ancora più restrittiva di quella prevista dalla legge».

Il sindaco Pacini poi ha ricordato che ad oggi l’unica falda sicuramente in salute è quella di San Giusto e quindi ha riaffermato la necessità di tutelarla fermando il contestatissimo progetto Idros della Solvay. Ma su questa particolare questione la Regione ha preferito non pronunciarsi aspettando gli esiti degli ulteriori controlli dei prossimi giorni.

(nella foto la foce del Cecina)

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